«L'acciaio è fondamentale, la sua produzione va difesa dalla concorrenza sleale da parte di paesi come Cina, Indonesia, Turchia, Bielorussia con un'azione di antidumping, con una tassa sul carbonio e con una strategia che preveda la valorizzazione di alcuni settori che si avvalgono dell'acciaio: la casa, l'edilizia, le infrastrutture e l'automotive». Così Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e del Partito Popolare Europeo, nel presentare il piano d'azione del partito per il rilancio del comparto siderurgico. L'eurodeputato ha prima partecipato ad un confronto organizzato dalle segreterie locali dei metalmeccanici con i parlamentari dei vari schieramenti sulla situazione di Acciai Speciali terni, poi ha tenuto una conferenza stampa nella sede della Provincia.
Forza Italia propone di «attivare un tavolo immediato per affrontare tutti i problemi di competitività che le imprese hanno nella partita globale» e di realizzare «un grande e strutturale piano strategico per la produzione di acciaio in Italia cercando di ridurre il più possibile la nostra dipendenza dall'estero». Il partito fondato da Silvio Berlusconi sostiene che «una serie di tendenze riguardanti la tecnologia di produzione dell'acciaio e il suo utilizzo potrebbe incidere positivamente sulla domanda di acciaio» in futuro. Nello specifico, Forza Italia si riferisce alla «sostituzione del minerale vergine di ferro con rottami riciclati (con un incremento del ricorso al forno elettrico ad arco)» e alla «sostituzione del carbone da coke con il gas». In sintesi, si legge ancora tra le proposte del partito, servono «una migliore efficienza energetica» e «condizioni di parità a livello internazionale».