Nel corso del mese di febbraio, il mercato dell’acciaio ha continuato a mostrare segnali di debolezza, con una contrazione della domanda da parte degli utilizzatori, come evidenziato nella nota di mercato mensile di Assofermet Acciai. Tale contrazione ha portato a una reazione nel sistema della distribuzione, con concessioni di riduzioni delle quotazioni giudicate eccessive e prive di logica.
I centri di servizio acciai piani al carbonio, secondo l’analisi di Assofermet, hanno dovuto affrontare una situazione difficile, con un calo previsto della raccolta ordini rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Gli approvvigionamenti hanno subito un ampliamento del gap tra i prezzi di acquisto di coils UE e quelli da importazione, generando incertezze negli acquirenti, specialmente riguardo alle offerte provenienti dall’Extra-UE.
Le acciaierie UE hanno registrato un assottigliamento del carico d’ordini, il che le ha costrette a ridurre le quotazioni pur rimanendo attente agli elevati costi di produzione. Menzionata, inoltre, la situazione dello Stabilimento di Taranto, con l’accoglienza favorevole della nomina dei nuovi Commissari per guidare Acciaierie d’Italia nel percorso di risanamento aziendale.
Per quanto riguarda i centri di servizio acciai piani inossidabili, Assofermet Acciai ha notato una generale debolezza dei prezzi in distribuzione, non sufficienti a coprire i costi del materiale in ingresso né gli aumenti richiesti dalle acciaierie. Inoltre, l’importante sciopero nello stabilimento spagnolo di Acerinox potrebbe causare perdite di volumi produttivi significative.
Debolezza della domanda interna italiana registrata nei magazzini dal pronto, con una riduzione rispetto all’anno scorso. L’incertezza politica internazionale ha contribuito a un attendismo generale che ha bloccato gli investimenti, complicando la pianificazione strategica delle giacenze.
Infine, per i centri di servizio acciai piani banda stagnata, si è osservata una ripresa della domanda, con un aumento dei prezzi legato all’aumento dei coils a caldo rispetto al minimo toccato a fine 2023.