Il mese di dicembre ha confermato la tendenza positiva dei prezzi nel settore del rottame ferroso nazionale in Italia, nonostante il basso ritmo produttivo delle acciaierie. È questo quanto è emerso dalla consueta nota di mercato sulle materie prime per la siderurgia di Assofermet.
Tuttavia, la scarsa disponibilità di rottame ha reso difficile soddisfare la domanda della siderurgia nazionale, ma le aspettative dei commercianti per il nuovo anno prevedono ulteriori rialzi, soprattutto per le alte qualità.
Le problematiche internazionali, come la guerra in Ucraina e nel Medio Oriente, insieme a tensioni politiche globali e problemi logistici, come gli episodi di pirateria nel Mar Rosso e nello Stretto di Suez, preoccupano gli operatori. La domanda di prodotti finiti rimane debole, costringendo le acciaierie a ridurre la produzione. Il sentiment per gennaio e il primo trimestre del 2024 è caratterizzato da prudenza, in attesa di eventuali sviluppi.
La situazione internazionale del rottame ferroso, con particolare riferimento alla Turchia, ha chiuso un anno difficile mantenendo una positività registrata nel mese precedente. I primi giorni di gennaio hanno visto una riapertura delle transazioni e un aumento dei prezzi delle materie prime, con il rottame in prima linea. «Di contro, sono risultati generalmente più deboli i mercati asiatici, in particolare l’India, che ha visto un rallentamento della domanda interna di acciaio che ha contribuito a causare uno scollamento dalla dinamica del prezzo internazionale» ha aggiunto Assofermet.
In Europa, i mercati hanno mostrato una tendenza positiva e stabilità dei prezzi, influenzati da una domanda non uniforme nei vari Paesi. Le tensioni già citate in Medio Oriente e nello Stretto di Suez rendono lo scenario incerto, e al momento appare prematuro fare previsioni.
Per quanto riguarda il rottame inox, i volumi da parte delle acciaierie a dicembre sono stati ridotti, ma allineati allo storico del periodo. Le quotazioni hanno subito alcune diminuzioni.
La ghisa di affinazione ha registrato ulteriori aumenti di prezzo a livello internazionale, con una domanda crescente nel mercato italiano. La differenza di prezzo tra il mercato europeo e quello statunitense/resto del mondo persiste.
Le transazioni di ghisa ematite nel settore fonderie hanno ripreso vigore a dicembre, interrompendo il trend di rallentamento degli ultimi mesi. Nonostante un’ampia offerta di materiale, prevalentemente russo, i prezzi rimangono interessanti, seppur corretti al rialzo.
La situazione della ghisa sferoidale a dicembre è stata difficile da valutare a causa del periodo feriale, ma si è percepito un equilibrio tra domanda ed offerta, con prezzi rimasti stabili. La discesa dei prezzi è terminata, e i produttori hanno già segnalato la necessità di aumentare le quotazioni.
«Le ferroleghe di massa, in particolare quelle al Mn, hanno registrato un forte rialzo a causa della situazione critica nel Mar Rosso che ha provocato la violenta ascesa dei noli da India e da Cina verso l’Europa» ha concluso l’associazione.