Il trend rialzista dei prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) in Europa ha mostrato un rallentamento nell'ultima settimana. Le attività infatti si sono indebolite dal momento che i compratori, dopo aver acquistato ciò di cui avevano bisogno nelle scorse settimane, hanno iniziato ad opporre resistenza rispetto ad ulteriori incrementi di prezzo.
Sul mercato italiano i prezzi base sono rimasti invariati rispetto a sette giorni fa, cioè pari a 470-480 €/t franco produttore. Allo stesso tempo i prezzi nel Nord Europa sono passati da un livello di 480-495 €/t agli attuali 485-500 €/t franco produttore. Tuttavia, i produttori con le loro offerte puntano ancora a prezzi di 490-500 €/t in Italia e di 520-530 €/t nell'Europa settentrionale. Secondo fonti locali, inoltre, un produttore italiano a partire da lunedì dovrebbe chiedere un ulteriore aumento di 20 €/t.
I prezzi restano forti nel mercato dell'UE dal momento che l'offerta risulta ridotta sia a livello locale sia da paesi terzi. Ciononostante, alcuni altiforni sono stati riattivati di recente e altri potrebbero tornare a produrre nei prossimi mesi. Si avrebbe così un incremento dell'offerta che determinerebbe a sua volta un restringimento dei tempi di consegna, spingendo i compratori a chiedere riduzioni di prezzo. Secondo diverse fonti, i produttori dovranno stare attenti anche a non alzare eccessivamente i prezzi, altrimenti le offerte da paesi terzi tornerebbero ad essere competitive. Per il momento, tuttavia, le attività riguardanti gli HRC turchi restano ferme per via dell'indagine antidumping in corso nell'UE, che potrebbe portare all'istituzione di dazi retroattivi a partire da metà ottobre.
Stefano Gennari