UE, coils laminati a caldo: mercato ancora calmo, aumenti probabili a settembre, è in dubbio la sostenibilità
Durante la pausa estiva non sono stati registrati movimenti sul mercato degli HRC nell’Europa meridionale; anche l’attività commerciale nell’Europa settentrionale è rimasta fiacca, sebbene gli addetti ai lavori abbiano iniziato a discutere attivamente dei piani delle acciaierie locali per un aumento di circa 50 €/t a settembre. Tuttavia la sostenibilità della tendenza è in dubbio, poiché la maggior parte degli acquirenti europei ritiene che la domanda non sarà in grado di sostenere aumenti significativi dei prezzi degli HRC sul territorio.
Nell’ultima settimana di agosto, i prezzi locali negoziabili degli HRC sono stati stimati a 630-650 €/t franco fabbrica in Italia e a 640-650 €/t franco fabbrica nel nord Europa, come due settimane fa. Tuttavia, questa settimana il mercato ha discusso attivamente le notizie secondo cui le acciaierie europee, soprattutto nel nord, puntano ad aumentare le offerte di HRC a 700 €/t franco fabbrica nella prossima tornata, dopo che il mercato sarà rientrato dalla pausa estiva all’inizio di settembre. «Le acciaierie vogliono spingere per aumentare i prezzi in vista della ripresa della domanda, ma dubitiamo che i centri servizi saranno in grado di trasferire tali aumenti a fine filiera. Inoltre, non esiste un reale supporto per questo miglioramento della domanda», ha dichiarato a SteelOrbis un operatore locale.
Questa settimana in Europa meridionale sono state segnalate offerte import per HRC di origine principalmente giapponese, taiwanese e indonesiana a 650-660 $/t CFR, che si traduce in circa 598-608 €/t CFR, contro le offerte di 590-635 €/t CFR di fine luglio. Tuttavia non è stata segnalata alcuna trattativa, poiché, secondo le fonti, vi sono elevati rischi legati alla salvaguardia. Infatti, molti carichi di HRC in arrivo in Europa dall’Asia ad agosto-settembre non verrebbero sdoganati fino al 1° ottobre, quando inizierà il nuovo trimestre, poiché la quota “altri paesi” assegnata per il terzo trimestre è stata completamente utilizzata prima della fine di luglio.
«Vietnam, Taiwan, Giappone ed Egitto sono i principali fornitori di HRC per l’UE nella categoria “altri paesi”, anche se credo che l’Indonesia sia ancora esente in quanto nazione in via di sviluppo», ha dichiarato un trader a SteelOrbis.
Intanto, dato che le quote UE per gli “altri paesi” sono esaurite, i fornitori turchi di HRC questo mese hanno ricevuto richieste per grandi lotti da parte di utilizzatori finali e grossisti in Europa. In particolare, nelle ultime due settimane sono state vendute più di 100.000 tonnellate di HRC origine Turchia a Spagna, Anversa, Italia, Regno Unito ed Egitto. Il prezzo di vendita in Europa è stato indicato a 630 $/t CFR, dazi AD esclusi, che si traduce in circa 660-680 $/t CFR o 608-627 €/t CFR per la spedizione di ottobre. «[Gli esportatori turchi] adesso chiedono cifre più alte, perché le quantità rimaste sono scarse», ha affermato un commerciante spagnolo.
Nel nord Europa sono state presentate offerte limitate per l’importazione di HRC a 630-640 €/t CFR Anversa, rispetto ai 610-630 €/t CFR di fine luglio.
1 $ = 0,92 €