Coils a caldo, prezzi stabili nel mercato UE 

mercoledì, 03 febbraio 2021 17:58:25 (GMT+3)   |   Brescia
       

I prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) sono rimasti grossomodo stabili in Europa nell'ultima settimana, ossia pari a 700-720 $/t franco produttore. Ciononostante, fonti hanno riferito che le ultime transazioni sono state caratterizzate prevalentemente da prezzi vicini al limite inferiore del range. Come riportato la scorsa settimana, gli acquisti sono rallentati di recente, non solo in previsione di possibili riduzioni di prezzo, ma anche perché numerosi operatori aspettano che la situazione risulti più chiara nei mercati globali delle materie prime e e dei prodotti finiti. La scorsa settimana ArcelorMittal ha alzato i prezzi degli HRC di 20 €/t, a 750 €/t franco produttore, mentre un fornitore italiano ha chiesto un prezzo di 760 €/t f.p. I produttori europei sono ancora supportati dalla forte carenza d'offerta, tuttavia di recente sono giunte notizie riguardanti la ripartenza di diversi impianti nel mercato dell'UE. Ad esempio, US Steel Košice in Slovacchia ha riavviato l'altoforno n. 3, mentre questa settimana è tornato a colare l'altoforno n. 2 di ArcelorMittal Italia. ArcelorMittal inoltre ha in programma di riavviare l'altoforno B a Gand, in Belgio, entro la metà di febbraio. 

Attualmente i produttori stanno ancora godendo di ottimi portafogli ordini: nel Nord Europa stanno offrendo gli ultimi volumi della produzione del secondo trimestre, oppure sono "sold out", mentre i produttori italiani stanno offrendo l'output di aprile/maggio. 

Nel frattempo l'import è rimasto su livelli scarsi a causa dei dazi antidumping e delle misure di salvaguardia in vigore. Tuttavia, potrebbe tornare a crescere proprio in vista della scadenza della salvaguardia sull'acciaio, attualmente prevista per la fine di giugno. Come già riportato da SteelOrbis, 12 Stati membri dell'UE hanno chiesto alla Commissione europea di estendere le misure in vigore, poiché la domanda non si è ancora ripresa a ausa degli effetti della pandemia di COVID-19, mentre «le scorte nei paesi esportatori sono andate aumentando» e rappresenterebbero una minaccia per l'industria siderurgica dell'UE. Allo stesso tempo EUROMETAL, associazione dei distributori europei di acciaio, ha affermato in una lettera indirizzata alla Commissione che le misure di salvaguardia dovrebbero essere riviste alla luce dell'evoluzione dei prezzi nei mercati siderurgici negli ultimi 18 mesi.
Secondo quanto appreso da SteelObis, le offerte da paesi terzi per gli HRC hanno fatto registrare in media un calo di 5 €/t nell'ultima settimana, ammontando a 680-690 €/t CFR Sud Europa per le spedizioni di aprile/maggio. 

Stefano Gennari


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