ArcelorMittal ha riavviato di recente l'altoforno n. 1 presso lo stabilimento francese di Fos-sur-Mer. L'impianto era stato fermato lo scorso 23 marzo a causa del calo della domanda dovuto a sua volta alla diffusione del contagio da coronavirus. Fonti di stampa locale hanno riferito che la notizia è stata accolta con sollievo da parte dei lavoratori dopo le delusioni scaturite dai rinvii della ripartenza nei mesi scorsi. L'altoforno n. 2 nel frattempo non ha mai cessato di funzionare.
La scorsa settimana il colosso dell'acciaio ha riattivato anche l'altoforno n. 3 del sito di Brema in Germania, che era fermo dallo scorso ottobre, ben prima cioè dello scoppio della pandemia.
Entrambe le ripartenza sono attribuite al recente incremento della domanda e dei prezzi dell'acciaio, ma anche all'assenza del forno B di ArcelorMittal Gent (Belgio), dove è in corso la ribasatura.
Già verso la fine di agosto ArcelorMittal aveva riavviato l'altoforno n. 3 presso lo stabilimento di Dunkerque, nel nord della Francia. L'impianto, che ha una capacità di 3 milioni di tonnellate l'anno di acciaio grezzo, era stato fermato lo scorso 23 marzo.
Dalla fine di giugno ad oggi i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) in Europa sono cresciuti di circa 100 €/t.