Il mercato italiano degli acciai piani risulta ancora molto calmo dal momento che la maggior parte degli operatori non ha ancora ripreso le attività dopo le ferie estive. Nel frattempo, la crisi di governo sta contribuendo a rendere incerto il futuro del mercato e, in particolare, quello dell'ex Ilva di Taranto.
L'aumento annunciato la scorsa settimana da ArcelorMittal sul mercato europeo non ha ancora avuto effetti sulle quotazioni. Al contrario, secondo quanto appreso da SteelOrbis i prezzi base dei coils laminati a caldo (HRC) sono diminuiti leggermente sul mercato italiano rispetto agli inizi di agosto, posizionandosi al livello di 440-455 €/t franco produttore Nel frattempo, i prezzi degli HRC si attestano a circa 470 €/t f.p. nei paesi del Nord Europa, contro i 500-510 €/t che ArcelorMittal punterebbe a ottenere. Il colosso siderurgico e altri produttori europei potrebbero riuscire a far salire leggermente i prezzi all'inizio di settembre, quando i compratori saranno tornati sul mercato e dovranno reintegrare le proprie scorte. Tuttavia, il sentiment di mercato resta prevalentemente negativo: i prezzi delle materie prime stanno calando a livello globale e la domanda di acciai piani potrebbe restare debole fino alla fine dell'anno.
Stefano Gennari