ArcelorMittal, colosso mondiale dell'acciaio con sede a Lussemburgo, ha comunicato ai propri clienti europei un aumento di 30 €/t sui prezzi dei prodotti piani. L'obiettivo è quello di portare le quotazioni base dei coils laminati a caldo (HRC) a quota 490 €/t franco produttore in Italia sulle consegne di ottobre, contro il livello di 440-460 €/t rilevato alla fine di luglio.
Si tratta del terzo tentativo di aumento dall'inizio dell'anno. ArcelorMittal nei mesi scorsi ha continuato a lamentare un indebolimento della domanda - dovuto soprattutto al rallentamento del settore automotive - l'aumento delle importazioni, gli elevati costi energetici e l'incremento dei costi della CO2; fattori che hanno costretto il produttore a ridurre temporaneamente l'output di acciaio in Europa a partire dallo scorso maggio.
ArcelorMittal e altri produttori europei sembrano sperare in un miglioramento della situazione nel corso del quarto trimestre. Una ripresa della domanda dell'automotive, unita alle modifiche proposte dalla Commissione europea rispetto alla salvaguardia sull'acciaio, potrebbe infatti creare condizioni migliori per i siderurgici del Vecchio Continente. Per il momento non ne sono convinti i compratori, che non sembrano disposti ad accettare aumenti senza aver riscontrato prima un effettivo miglioramento della richiesta da parte degli utilizzatori finali.
Stefano Gennari