I prezzi delle billette provenienti dai paesi CIS sono sotto pressione a causa di una domanda ancora debole e del persistere di un clima negativo nel segmento del rottame. La maggior parte dei fornitori tuttavia si dice ottimista e sostiene che i prezzi delle billette siano vicini a una ripresa; ripresa che però non potrà verificarsi prima che ricomincino gli scambi.
Le offerte più basse da parte dei fornitori della regione del Mar Nero ammontano a 570 $/t FOB, tuttavia la maggior parte dei produttori continua a chiedere 580-585 $/t FOB. I produttori più ottimisti in Russia offrono ufficialmente a prezzi pari o superiori ai 600 $/t FOB, poiché credono in una ripresa del mercato in tempi brevi. Ciononostante, i compratori stanno ancora opponendo una forte resistenza a qualsivoglia incremento di prezzo.
I prezzi praticabili, in Turchia in particolare, non superano i 565 $/t FOB. «Speriamo in un incremento di prezzo e in un ritorno al livello di 580 $/t FOB» ha affermato un fornitore dell'area CIS. «Nessuno vuole vendere a 560-565 $/t FOB, ma non ci sono compratori e, anche tenuto conto del deprezzamento della lira, dubito che vedremo una ripresa nell'immediato».
Non sono state registrate vendite nemmeno in Africa e America Latina, poiché la maggior parte delle fonti sta osservando il mercato e aspetta in particolare di capire quando migliorerà il sentiment nel comparto del rottame.
In Cina il prezzo delle billette è aumentato questa settimana. Le richieste per le billette CIS ammontano a 605-610 $/t CFR, contro il precedente livello di 595-600 $/t CFR. Tuttavia, a fronte delle elevate tariffe di nolo, sono possibili soltanto le vendite di materiale in partenza dalla Russia Orientale.
Il prezzo di riferimento di SteelOrbis per le billette CIS è calato di 3,5 $/t rispetto alla fine della scorsa settimana e ammonta ora a 565-570 $/t FOB Mar Nero.