Dopo essere calata dello 0,2% nel 2020, la domanda di acciaio a livello mondiale crescerà del 5,8% nel 2021, raggiundo 1,87 miliardi di tonnellate. Nel 2022 aumenterà invece del 2,7%, ammontando a 1,92 miliardi di tonnellate. Le previsioni sono della World Steel Association (worldsteel) e sono contenute nello "Short Range Outlook for 2021 and 2022" pubblicato di recente dall'associazione.
Nel report si prevede che le ultime ondate dei contagi da Covid-19 si stabilizzeranno nel secondo trimestre e che il progredire delle campagne di vaccinazione permetterà un graduale ritorno alla normalità nei principali paesi che utilizzano acciaio.
Saeed Al Remeithi, presidente del comitato economico di worldsteel, ha dichiarato che «nonostante l'impatto disastroso della pandemia, l'industria siderurgica mondiale è stata abbastanza fortunata da concludere il 2020 con una piccola contrazione della domanda di acciaio». Ciò è stato possibile grazie alla «ripresa sorprendentemente robusta in Cina, con una crescita del 9,1%», mentre «nel resto del mondo, la domanda di acciaio si è contratta del 10,0%». Nei prossimi anni, «la domanda di acciaio si riprenderà con decisione, sia nelle economie sviluppate sia in quelle in via di sviluppo, sostenuta dalla domanda accumulatasi e dai programmi di ripresa dei governi. Tuttavia, per la maggior parte delle economie sviluppate, il ritorno ai livelli pre-pandemici della domanda di acciaio richiederà alcuni anni» ha concluso Al Remeithi.
Analizzando le diverse regioni del globo, worldsteel ha affermato che la domanda di acciaio in Cina dovrebbe aumentare del 3% nel 2021 e dell'1% nel 2022, poiché il governo si sta concentrando su una crescita maggiormente sostenibile. La domanda di acciaio nelle economie in via di sviluppo esclusa la Cina dovrebbe mostrare un rimbalzo relativamente rapido nel 2021 e nel 2022, ovvero rispettivamente del 10,2% e del 5,2%. Per quanto riguarda la Turchia, la ripresa delle attività di costruzione iniziata alla fine del 2019 dovrebbe proseguire e la domanda di acciaio dovrebbe tornare ai livelli pre-crisi valutaria nel 2022. Worldsteel ha osservato che ci sarà una «sostanziale ripresa» nel 2021 e 2022 nelle economie avanzate, con incrementi rispettivamente dell'8,2% e del 4,2%. Tuttavia, la domanda di acciaio nel 2022 sarà ancora inferiore ai livelli del 2019.
Per quanto riguarda i settori che utilizzano acciaio, si prevede che quello delle costruzioni e l'automotive torneranno ai livelli del 2019 nel 2022. Worldsteel ha affermato che ci saranno variazioni regionali nella velocità di ripresa nel settore delle costruzioni. Nelle economie sviluppate, i programmi di "green recovery" e il rinnovo delle infrastrutture saranno i principali driver della domanda del settore costruzioni. Il settore automobilistico dovrebbe riprendersi fortemente nel 2021, guidato dalla domanda repressa e dall'aumento dell'uso del trasporto personale. Per quanto riguarda il settore dei macchinari, la ripresa dovrebbe avvenire a un ritmo più rapido, tuttavia l'incertezza resta un fattore vincolante. A sostenere la crescita nel settore dei macchiranno saranno principalmente gli investimenti in digitalizzazione, automazione e fonti di energia rinnovabile.