La domanda di acciaio nell'UE non mostrerà alcuna significativa ripresa prima della seconda metà di quest'anno. A dirlo è Eurofer, l'associazione siderurgica europea, nel suo rapporto dal titolo "Economic and steel market outlook 2019-2020". Sembra che l'attuale momento di recessione per il settore manifatturiero dell'UE non passerà presto tenuto conto di fattori quali «l'escalation delle guerre commerciali tra USA e altri paesi e le incertezze riguardo all'accordo finale sulla Brexit che sarà firmato entro la fine del 2020», si legge nel documento. Inoltre, il settore siderurgico dell'UE dovrà «fare i conti con le crescenti distorsioni nelle importazioni e con la continua elevata volatilità dell'import, risultato dell'incremento delle quote di salvaguardia e del meccanismo di trasferimento delle quote trimestrali inutilizzate».
Secondo Eurofer, le condizioni di mercato dovrebbero migliorare leggermente a partire dal terzo trimestre 2020, benché «è probabile che i rischi relativi alle distorsioni dell'import e la continua overcapacity globale continuino a minare la stabilità del mercato siderurgico dell'UE. In particolare, la capacità siderurgica mondiale è cresciuta ulteriormente e il gap tra capacità e produzione si è ampliato negli ultimi mesi».
«Il 2019 è stato un altro anno difficile per il settore siderurgico - ha affermato Axel Eggert, direttore generale di Eurofer -. Sono calati i consumi, mentre i livelli di importazione, seppur in calo rispetto al 2018, sono rimasti molto elevati rispetto ai dati storici». Secondo Eggert, «benché per il 2020 è possibile che i mercati siderurgici tornino a mostrare una crescita, le stime sono modeste e potrebbero essere stravolte da eventi inattesi». Per il 2020 Eurofer si aspetta una ripresa del consumo apparente di acciaio a un tasso di crescita dell'1,2%. Questa tuttavia deriverà più da un incremento delle attività di ristoccaggio piuttosto che da una ripresa della domanda da parte dei settori utilizzatori.
Parlando dei settori utilizzatori, Eurofer si aspetta un incremento della produzione pari allo 0,6% nel 2020 e all'1,4% nel 2021. In particolare, il settore delle costruzioni dovrebbe continuare a crescere, benché a un tasso inferiore dell'1% sia nel 2020 sia nel 2021.
Per il settore automotive Eurofer prevede una crescita dello 0,8% nel 2020 e del 2,8% nel 2021, nonostante il rischio di «dazi USA sulle esportazioni europee di auto e componenti, che potrebbero avere un forte impatto negativo sulla produzione tedesca di automobili».
Per quanto riguarda l'ingegneria meccanica, l'associazione siderurgica europea parla di una ripresa nel 2020 al tasso dello 0,6% e un ulteriore crescita dell'1,5% nel 2021. Infine, per l'industria dei tubi stima una crescita dello 0,5% nel 2019 e dello 0,8% nel 2021, mentre per il settore degli elettrodomestici le previsioni sono di un calo dello 0,1% nel 2020 e di una ripresa nel 2021 al tasso dell'1,3%.
Stefano Gennari