La Commissione Europea ha annunciato oggi una proroga dell'inchiesta di salvaguardia aperta lo scorso 26 marzo sulle importazioni di diversi prodotti siderurgici.
L'inchiesta si sarebbe dovuta concludere entro nove mesi dal suo inizio, ossia entro il 26 dicembre 2018. "Questo periodo - si legge nell'avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale - può tuttavia essere prolungato al massimo di due mesi in circostanze eccezionali. La Commissione informa pertanto che l'inchiesta sarà prorogata per un periodo massimo di due mesi per le seguenti ragioni.
La portata dell'inchiesta - prosegue l'avviso -, sia per quanto riguarda la definizione del prodotto (28 categorie di prodotti) sia per il numero di parti interessate (oltre 800 parti registrate), è senza precedenti. L'inchiesta comporta quindi un notevole onere amministrativo per la Commissione, al fine di poter trattare il numero significativo di comunicazioni presentate dalle parti ed effettuare una complessa analisi economica e giuridica di dati recenti. Numerosissime parti interessate hanno partecipato attivamente all'inchiesta, fornendo risposte al questionario, presentando osservazioni scritte e/o partecipando alle audizioni. La raccolta e l'analisi dell'enorme quantità di informazioni ricevute ha richiesto un notevole dispendio di tempo e di risorse. Le attuali misure di salvaguardia provvisorie adottate nei confronti di determinati prodotti di acciaio garantiscono inoltre la necessaria protezione temporanea dell'industria dell'Unione, cosicché una proroga dell'attuale inchiesta non avrebbe effetti negativi. Si ritiene pertanto che la situazione sopra descritta possa essere considerata una circostanza eccezionale in cui la Commissione è autorizzata a prolungare la durata dell'inchiesta oltre i nove mesi".
"In caso di adozione di misure definitive - si legge infine nell'avviso - la Commissione pubblicherà un regolamento di esecuzione entro il 1° febbraio 2019".
Ieri 18 dicembre, SteelOrbis aveva anticipato la possibilità di un prolungamento dell'indagine della Commissione, aggiungendo che, secondo rumor di mercato, la stessa Commissione starebbe prendendo in considerazione di sottoporre alle misure di salvaguardia definitive altre tre categorie di prodotto oltre alle 28 attualmente interessate dalle misure provvisorie.