Quella che fino a poche ore fa era un'indiscrezione si è trasformata in realtà con la notizia ufficiale che l'Ue si asterrà dall'aumentare i dazi già imposti sui prodotti statunitensi in risposta a quelli a stelle e strisce su acciaio e alluminio europei istituiti nel 2018. Per il momento non si tratta della sospensione reciproca delle tariffe, bensì di uno "sforzo" per riavviare le trattative transatlantiche e trovare una soluzione condivisa al problema della sovraccapacità a livello globale.
Oggi il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, il rappresentante per il commercio degli Stati Uniti Katherine Tai e il segretario al commercio degli Stati Uniti Gina M. Raimondo hanno annunciato l'inizio delle discussioni per trovare soluzioni al problema dell'overcapacity riguardante sia l'acciaio sia l'alluminio. In particolare, si legge in una dichiarazione congiunta, USA e Ue «hanno convenuto che, poiché gli Stati Uniti e gli Stati membri dell'Ue sono alleati e partner, condividono interessi di sicurezza nazionale simili a quelli delle economie democratiche e di mercato, possono collaborare per promuovere standard elevati, affrontare le preoccupazioni condivise e responsabilizzare paesi come la Cina, che sostengono politiche distorsive del commercio».
L'obiettivo dichiarato è trovare entro la fine dell'anno soluzioni che dimostrino come gli Stati Uniti e l'Ue possano affrontare l'eccesso di capacità, garantire la redditività a lungo termine delle rispettive industrie dell'acciaio e dell'alluminio e rafforzare l'alleanza tra le due potenze.
L'Ue avrebbe dovuto raddoppiare le sue tariffe su una serie di prodotti americani a partire dal 1° giugno di quest'anno e, allo stesso tempo, aggiungere alla lista altri prodotti. In conclusione, per il momento restano in vigore senza modifiche le attuali misure sia da parte dell'Ue che da parte degli USA.