EUROFER, l'associazione dei produttori siderurgici europei, farà di tutto affinché la Commissione europea prolunghi la salvaguardia sull'acciaio oltre la sua data di scadenza (30 giugno 2021). È questo il rumor che circola da diversi giorni, specialmente dopo la notizia che secondo il commissario UE al commercio Valdis Dombrovskis l'estensione delle misure «potrebbe esporre il blocco a pesanti ritorsioni da parte dei partner commerciali».
Le regole del WTO permettono l'applicazione di misure di salvaguardia per un periodo della durata massima di otto anni. A giugno 2021 la salvaguardia UE sarà attiva da soli tre anni. Tuttavia, qualora questa venisse confermata oltre il terzo anno, i paesi colpiti dalle misure, in assenza di compensazioni, avrebbero la facoltà di "contrattaccare". È proprio a causa di possibili ritorsioni – da paesi quali Turchia, Russia e Cina, ma non solo – che l'Ue punta piuttosto a misure sostitutive.
Non ci stanno i produttori siderurgici europei, secondo i quali un incremento delle importazioni a basso costo, in un mercato già provato dalla crisi dovuta alla pandemia, sarebbe peggiore di qualsiasi ritorsione. Proprio ieri, durante la conferenza stampa che precedeva l'assemblea annuale di Federacciai, il presidente Alessandro Banzato e il direttore generale Flavio Bregant hanno affermato che paesi come «Cina, India e Turchia stanno continuando a produrre di più» e che a fronte di misure di salvaguardia sia negli USA sia nel Regno Unito, «le distorsioni commerciali continueranno ad esistere». L'associazione dei siderurgici italiani è dell'opinione che strumenti di difesa commerciale quali dazi antidumping e compensativi siano poco efficaci e che quindi la salvaguardia vada mantenuta.
Secondo avvocati esperti in commercio internazionale, potrebbe volerci più di un anno per l'istituzione di nuove misure di difesa commerciale. Senza contare che le misure antidumping e anti-sussidi riguardano soltanto le importazioni da determinati paesi, mentre la salvaguardia colpisce tutte le importazioni, indipendentemente dall'origine. Sulla base di queste considerazioni, EUROFER e le associazioni siderurgiche dei singoli paesi dell'Unione nei prossimi mesi chiederanno con forza alla Commissione europea l'avvio di una "sunset review" dell'attuale salvaguardia.
Stefano Gennari