Italia: alcuni produttori abbassano i prezzi di acquisto del rottame con l’avvicinarsi degli stop produttivi

Nell’ultima settimana alcuni produttori italiani hanno abbassato i prezzi di approvvigionamento del rottame di 5-10 €/t. Il ribasso, secondo le fonti, è legato alla scarsità di nuovi ordini e di vendite di acciaio finito che perdura ormai da mesi e alle previsioni negative per il nuovo anno: «La situazione della siderurgia è critica ed è davvero difficile riuscire a marginare», ha dichiarato il funzionario di un’acciaieria, aggiungendo: «del resto stiamo assistendo allo stesso trend negativo in tutti i mercati internazionali». Nel mercato import turco, ad esempio, l’ultimo contratto con l’UE è stato chiuso a 337 $/t CFR per il rottame HMS I/II 80:20, indicando un calo di 5,5 $/t dei prezzi dalla regione.

Secondo fonti commerciali, permane comunque una sostanziale scarsità di materia prima disponibile, per cui «chi dovrà comprare a dicembre dovrà scontrarsi con questo fattore». Alcuni contatti parlano infatti di una «fase di stallo», piuttosto che di effettive diminuzioni. «Le fermate annunciate si sono già ridimensionate per alcuni produttori», ha commentato un commerciante di rottame e un altro concorda «vedremo se i fermi di produzione saranno più o meno importanti. A mio avviso il mercato rimarrà stabile e tranquillo fino alla fine dell’anno».

Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa

In Spagna, il mercato locale del rottame sta seguendo il trend negativo internazionale e questa settimana un’importante acciaieria ha annunciato ribassi di 10 €/t dei propri prezzi di acquisto. «La domanda di rottame da parte dei produttori è estremamente bassa e sta trascinando al ribasso i prezzi della materia prima» ha commentato una fonte. Secondo gli operatori del mercato, non sono da escludersi ulteriori ribassi qualora i prezzi import in Turchia dovessero continuare a scendere nei prossimi contratti.

Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa