La scorsa settimana il mercato globale della ghisa basica (BPI) ha mostrato variazioni minime, poiché la maggior parte dei fornitori ha insistito per aumentare le quotazioni, ma senza l’appoggio degli acquirenti. Sono stati riportati alcuni accordi a livelli inferiori per il materiale proveniente dal mar Nero, mentre il commercio negli USA è rimasto immobile.
Sul mercato di riferimento delle importazioni di BPI – ossia quello statunitense – le contrattazioni sono rimaste pressoché assenti nelle ultime due settimane. I fornitori brasiliani stanno puntando a 410 $/t FOB per la ghisa basica con contenuto di fosforo allo 0,15%, in aumento rispetto agli ultimi quattro accorsi conclusi a circa 400 $/t FOB nel mese di settembre; le quotazioni per il materiale a basso contenuto di fosforo si attestano invece a 420 $/t FOB. Poiché i prezzi del rottame sul mercato locale degli Stati Uniti a ottobre non sono diminuiti come previsto ma, ad esempio, sono stati registrati solo lievi cali di 10 $/gt per il frantumato nel nordest, i fornitori di BPI hanno cercato di aumentare leggermente i prezzi per la prossima tornata. Finora la situazione non sembra migliorare, e le acciaierie statunitensi dovrebbero iniziare attivamente a commerciare verso la fine del mese. «Il prezzo si aggirava intorno ai 400 $/t FOB [nelle precedenti contrattazioni], in perdita per gran parte delle fonderie», ha dichiarato un trader.
Il prezzo di riferimento di SteelOrbis per la BPI dal mar Nero è rimasto a 350-360 $/t FOB, con il punto medio a 355 $/t FOB.
Pare sia stata effettuata una vendita di materiale russo all’India per 40.000 t a 405 $/t CFR, che si traduce in circa 355 $/t FOB mar Nero. Tuttavia non è stato possibile confermare la notizia al momento della pubblicazione, poiché almeno due grandi acciaierie russe hanno mantenuto i livelli ufficiali di offerta non al di sotto di 380-390 $/t FOB. I precedenti livelli negoziabili per l’India avevano raggiunto il picco di 410-415 $/t CFR nella terza settimana di settembre.
La domanda in Europa, invece, per ora non è migliorata. Le ultime contrattazioni di una delle acciaierie sanzionate sono state segnalate a 365-370 $/t CFR verso il sud dell’Europa, che si traduce in un massimo di 340 $/t FOB mar Nero. Ma «tenendo conto del contenuto chimico, il prezzo è corretto. Direi che non dovrebbe essere inferiore a 350-355 $/t FOB per altre tipologie», ha commentato un trader. Un’altra fonte di mercato ha confermato che il livello negoziabile per le fonderie dell’Europa meridionale è di 390 $/t CFR o 360 $/t FOB, mentre per le acciaierie si aggira intorno a un massimo di 380-385 $/t CFR.
Le contrattazioni in Turchia sono quasi ferme e non sono state segnalate nuove offerte per la BPI dal Donbass. «Stanno acquistando tutta la ghisa per la produzione di acciaio a causa della mancanza di rottame», ha affermato una fonte.