Il mese di ottobre ha visto il mercato dei rottami ferrosi in Italia mantenere una stabilità generale, caratterizzata da una domanda modesta. È questo quanto è emerso dalla consueta nota mensile sul mercato delle materie prima per la siderurgia di Assofermet. Le esigenze delle acciaierie hanno variato notevolmente da regione a regione, riflettendo le diverse produzioni delle diverse acciaierie. Tuttavia, le quotazioni per i rottami sono rimaste stabili grazie a un equilibrio tra domanda e offerta.
Un punto degno di nota è stata la significativa diminuzione dell’offerta di rottami, anche se la quantità offerta è risultata più che sufficiente, considerando le esigenze complessivamente moderate delle acciaierie. Nonostante il sentiment negativo del mercato, molti commercianti hanno cercato di vendere o acquisire contratti esistenti, risultando in un’elevata disponibilità di rottami.
Tuttavia, l’associazione ha riscontrato un cambiamento dello scenario all’inizio di novembre. La tendenza al ribasso delle quotazioni sembra essere terminata, e alcune dinamiche di mercato stanno emergendo. Ci sono segnali di una verticalizzazione più marcata, un controllo rigoroso delle scorte e la tendenza di alcune acciaierie a richiedere rottami mantenendo lo stoccaggio presso i propri fornitori, con consegna prevista nel mese successivo alla data del contratto di acquisto.
«La preoccupazione generale è soprattutto sulla disponibilità di rottame qualora la domanda dei produttori dovesse crescere» ha aggiunto Assofermet. «Pertanto, si guarda con molta attenzione alle riprese delle produzioni di acciaio».
Per quanto riguarda il mercato internazionale dei rottami ferrosi, secondo quanto dichiarato da Assofermet, in Turchia si è registrata una graduale riduzione dei prezzi nella prima metà di ottobre, principalmente a causa della scarsa domanda di acciaio. Tuttavia, i prezzi hanno subito oscillazioni a seguito delle tensioni geopolitiche internazionali, con un aumento di circa 15-20 $/t. I mercati asiatici, in particolare l’India, hanno seguito un andamento simile con un calo dei prezzi più marcato a partire dalla terza settimana di ottobre. Mentre in Europa, le quotazioni sono rimaste più stabili a causa dei volumi di scambio contenuti.
Nel mercato dei rottami inox, ottobre ha visto una buona domanda con quotazioni in leggero aumento, ma a fine mese, si è assistito a un calo delle quotazioni a causa delle prospettive negative per novembre. Inoltre, il mercato asiatico è rimasto leggermente più basso rispetto all’Europa, grazie a una maggiore disponibilità di materiale. Le fluttuazioni dell’euro rispetto al dollaro hanno influenzato notevolmente la chiusura dei contratti.
Il mercato della ghisa di affinazione ha mostrato prezzi stabili a fronte di una domanda contenuta in ottobre. Tuttavia, le prospettive di novembre fanno sperare in una ripresa della domanda e, di conseguenza, in un leggero aumento dei prezzi. Anche il mercato della ghisa ematite in Italia è rimasto stabile a ottobre, con alcune correzioni di prezzo. Gli acquisti hanno rispecchiato una domanda costante, soprattutto per coprire il fabbisogno a breve termine. L’abbondante offerta di ghisa russa a prezzi competitivi è stata notevole, anche se le fonderie rimangono caute a causa del limitato portafoglio ordini. Nel segmento della ghisa sferoidale, i prezzi hanno registrato una leggera discesa, ma la domanda rimane contenuta a causa dei rallentamenti nella produzione. Nel settore delle ferroleghe, il mercato è stato altalenante con una domanda limitata dovuta ai rallentamenti nella produzione.