La bassa richiesta di prodotto finito in Italia ha creato un clima di incertezza nel mercato a seguito delle chiusure estive. «Sono state registrate alcune riduzioni dei prezzi da parte di talune acciaierie che, tuttavia, non hanno per ora portato ad acquisti importanti» ha dichiarato Assofermet nella consueta nota mensile sul mercato delle materie prima per la siderurgia, aggiungendo che la situazione potrebbe variare o delinearsi in modo più chiaro nella seconda parte del mese.
A livello internazionale, dopo aver toccato i livelli minimi a inizio agosto, il mercato del rottame ha visto un aumento piuttosto deciso a metà mese, per poi tornare in stallo nell’ultima settimana. «Sia il mercato turco che le principali destinazioni asiatiche hanno registrato aumenti tra i 25 e 30 dollari, aumenti che nel giro di breve hanno portato quasi completamente all’interruzione delle transazioni sul mercato turco, mentre in oriente si è registrato un consolidamento di questi livelli a fronte di una riduzione dei volumi» ha affermato Assofermet.
Anche sul piano internazionale, il livello dei prezzi dei prodotti finiti è rimasto sostanzialmente stabile e nei primi giorni di settembre non è stato registrato nessun cambiamento di scenario.
Nel segmento del rottame inox agosto è stato un mese di fermata in Italia. Il periodo post ferie è apparso pieno di speranza per gli operatori, ottimismo che si è affievolito a fronte di una mancanza di quotazioni da parte delle acciaierie. Simile tendenza anche nel resto dell’Europa, dove le quotazioni che sono leggermente risalite in agosto, per poi stabilizzarsi i primi giorni di settembre.
Buona disponibilità per la ghisa d’affinazione e gap ancora importante fra i prezzi per materiale di origine russa e altre fonti. L’aspettativa di Assofermet è di un rialzo per la seconda parte del mese.
Per quanto riguarda la ghisa ematite è stata registrata una ripresa lenta delle fonderie dopo il periodo estivo. Gli acquisti fatti a luglio risultano sufficienti a coprire il fabbisogno attuale che conferma la flessione dei mesi precedenti. Domanda attualmente ancora debole, bisognerà attendere i prossimi giorni per capire se è dovuta a una lenta ripartenza o si tratta di un consolidamento della tendenza al ribasso con una minore richiesta di prodotto a valle e quindi un portafoglio ordini più scarno. «Permane stabile l’offerta di ghisa ematite con prezzi particolarmente attrattivi, soprattutto per materiale di origine russa» ha aggiunto l’associazione. «I magazzini sono ancora ben forniti e le aspettative dei clienti sono al momento di ulteriore revisione dei prezzi: un trend che potrà essere smentito solo a fronte di una crescita del portafoglio ordini».
Infine, nelle ultime due settimane il mercato delle ferroleghe di massa ha visto aumenti principalmente richiesti dall’India, poiché altri mercati di sbocco (Giappone, Corea, Stati Uniti) hanno mostrato grande interesse all’acquisto a prezzi migliori rispetto ai compratori europei.
Altre fonti al momento non hanno seguito la tendenza rialzista indiana, ma maggior chiarezza arriverà nelle prossime settimane. «Anche la fermata in Gabon della miniera di manganese potrà avere un impatto sui prezzi» ha concluso Assofermet.