US Steel ha dichiarato per il primo trimestre 2017 una perdita netta di 180 milioni di dollari, rispetto alla perdita netta di 340 milioni di dollari del primo trimestre 2016 e alla perdita netta di 105 milioni di dollari del quarto trimestre 2016. Inoltre, nel primo trimestre le vendite nette della società si sono attestate a 2,73 miliardi di dollari, contro i 2,35 miliardi del primo trimestre 2016 e i 2,65 miliardi di dollari del quarto trimestre 2016.
Nel commentare i suddetti risultati, l'amministratore delegato di US Steel Mario Longhi ha dichiarato: "Nonostante i risultati del nostro segmento siano migliorati di oltre 200 milioni di dollari rispetto al primo trimestre 2016, le sfide operative sui nostri impianti di laminazione ci hanno impedito di beneficiare del miglioramento delle condizioni di mercato".
"Nel complesso – ha aggiunto Longhi – le migliori condizioni commerciali hanno più che compensato l’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia e le spese per le manutenzioni e i fermi degli impianti".
Volgendo lo sguardo al futuro, Longhi ritiene che "qualora le condizioni di mercato rimanessero ai livelli attuali, ci aspetteremmo per il 2017 un utile netto di circa 260 milioni di dollari". L'ad ha annoverato tra queste condizioni "i prezzi spot, i costi delle materie prime, la domanda, i volumi di importazione, le scorte lungo la filiera, il numero delle trivelle e i prezzi dell'energia".
Infine, per l’intero 2017 sono attesi risultati migliori rispetto a quelli del 2016 nei segmenti degli acciai piani, dei tubi e in quello europeo.