Il produttore statunitense US Steel ha chiuso il secondo trimestre 2020 con una perdita netta di 589 milioni di dollari, contro l'utile netto di 68 milioni registrato nello stesso periodo dello scorso anno.
L'azienda nello stesso periodo ha prodotto in totale 1,47 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, rispetto ai 2,98 milioni di tonnellate del secondo trimestre 2019. In media, la capacità di utilizzo è stata del 35% rispetto al 70% dello stesso trimestre del 2019.
Nel periodo in oggetto, nel segmento dei piani la società ha registrato una perdita netta di 329 milioni di tonnellate, rispetto all'utile netto di 134 milioni di dollari di un anno prima, con le spedizioni che hanno totalizzato 1,79 milioni di tonnellate rispetto ai 2,80 milioni dello stesso trimestre dello scorso anno. Il segmento dei tubi ha registrato una perdita netta di 26 milioni di dollari rispetto alla perdita di 6 milioni del Q2 2019, con le spedizioni che sono ammontate a 132.000 tonnellate rispetto alle 195.000 tonnellate di un anno prima.
Il presidente di US Steel David B. Burritt ha dichiarato: «Siamo incoraggiati dal recupero delle condizioni di mercato poiché i produttori di apparecchiature originali (OEM) nel settore dell'automotive si stanno avvicinando alla normalità per quanto riguarda i livelli di produzione e, anche nel terzo trimestre, gli ordini stanno procedendo in maniera sana». Secondo Burritt la domanda nel settore edilizio «sta superando le nostre aspettative e dovrebbe rimanere robusta, in particolare per i prodotti edilizi a valore aggiunto. Per garantire continuità di servizio ai nostri clienti – ha continuato il CEO – abbiamo riavviato due altiforni e risposto rapidamente all'aumento delle attività e il 1° agosto progettiamo di riavviare un altro forno a Gary Works. In linea con la riapertura del continente europeo, la domanda nel Vecchio Continente sta iniziando a riprendersi».
Burritt ha affermato inoltre che US Steel nel secondo trimestre ha registrato performance «oltre le linee guida, in quanto le spedizioni del segmento dei laminati piani in Nord America sono accelerate nella seconda metà di giugno, con conseguente miglioramento dell'efficienza produttiva e vantaggi in termini di costi nelle nostre miniere e negli impianti siderurgici rispetto alle previsioni». Tuttavia, «le performance del secondo trimestre sono comunque state influenzate negativamente dal COVID-10 e da costi non ricorrenti associati all'interruzione delle nostre attività» ha sottolineato il CEO, dicendosi infine certo che il secondo trimestre sia stato il peggiore dell'anno.