Si è tenuta stamattina al Ministero dello Sviluppo Economico una nuova riunione sull'Ilva dopo quelle del 29 marzo e del 4 aprile. Proprio il 4 aprile si era sfiorata la rottura sui 4.000 esuberi annunciati dal ArcelorMittal e sulla discontinuità contrattuale che l'azienda vorrebbe applicare ai 10.000 lavoratori riassunti nel nuovo gruppo siderurgico.
Al tavolo presieduto oggi dal viceministro Teresa Bellanova hanno partecipato i commissari straordinari dello stabilimento siderurgico, i rappresentanti di ArcelorMittal e i sindacati.
Il vertice, durato tre ore, si è focalizzato ancora una volta sulla continuità occupazionale, per chiarire le formalità del passaggio ad ArcelorMittal anche dal punto di vista dei contratti. Come rimarcato dal commissario Laghi, il transito dei dipendenti (ad oggi 14.000) deve avvenire nel rispetto del bando europeo.
La Fim Cisl ha reso noto di essersi impegnata per premere sul mantenimento delle attuali condizioni in termini di anzianità aziendale, di professionalità e soprattutto in termini retributivi, sia per quello che riguarda il contratto nazionale sia per quello che riguarda la salvaguardia di quanto previsto dal contratto di secondo livello sottoscritto nel 2010.
Al termine della riunione, il viceministro Bellanova ha scritto in un tweet: "Il confronto su Ilva continua con responsabilità. Abbiamo convocato i prossimi incontri per il 13, 20 e 23 aprile. Il Paese sta vivendo una fase complessa, ma guai a non pensare prima al destino dei lavoratori e delle persone".