Ilva: decisione rinviata al 15 settembre

mercoledì, 27 giugno 2018 10:05:40 (GMT+3)   |   Brescia
       

È stato rinviato il subentro di ArcelorMittal nella gestione dell'Ilva. La gestione dei commissari straordinari (Gnudi, Carrubba e Laghi) continuerà fino al 15 settembre sfruttando una clausola del contratto di affitto alla cordata AM InvestCo, guidata dal colosso franco-indiano, che prevede la possibilità di posticipare il passaggio di consegne "fino a 90 giorni". I costi aggiuntivi - secondo quanto era stato possibile ricostruire nelle scorse settimane - si sarebbero aggirati attorno ai 30 milioni di euro al mese, poiché Ilva terminerà la cassa ad agosto. Tuttavia, a quanto apprende l'Ansa da fonti di governo, l'operazione non avrà impatto sulle casse dello Stato: di certo, non ci saranno penali da pagare.

Il rinvio è dettato dall'opportunità di un ulteriore spazio di confronto tra le parti prima di prendere una decisione su Ilva: "Unitamente alla valutata opportunità di rendere ulteriormente disponibile uno spazio di confronto al servizio del raggiungimento dell'accordo sindacale le società concedenti con la presente, comunicano la volontà di avvalersi come in effetti si avvalgono del diritto ad esse riservato dall'art. 27.4 del contratto di prorogare il termine del 30 giugno 2018 ivi previsto sino al 15 settembre 2018", si legge nel documento diffuso dai commissari che ufficializza la proroga.

"Come ministro sto valutando ogni possibile impatto legato alle decisioni che dovrò prendere - scrive il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in una nota -. Impatto in termini ambientali, sociali, economici e occupazionali Per questo stiamo esaminando le oltre 23mila pagine che ci sono state consegnate", aggiunge ribadendo come "ogni decisione sarà presa con responsabilità, non dimenticando che il Movimento 5 Stelle ha raggiunto a Taranto risultati straordinari con circa il 50% delle preferenze, risultati che intende onorare. I tarantini hanno il diritto di tornare a respirare, noi abbiamo il dovere di esaminare ogni pagina con la massima attenzione".

AM InvestCo e i sindacati avranno ora due mesi e mezzo di tempo per cercare di raggiungere un'intesa. "Le questioni ancora da risolvere - ha detto Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom-Cgil - sono il mantenimento dell'occupazione di tutti i lavoratori diretti e dell'indotto, il piano industriale, l'ambientalizzazione e la bonifica, per far sì che si possa produrre senza inquinare e salvaguardando la salute dei lavoratori e dei cittadini di Taranto, e l'applicazione dell'accordo di programma di Genova. Per ottenere ciò è necessario che ArcelorMittal cambi in maniera significativa le posizioni fin qui tenute ai tavoli negoziali sui nodi di merito. Le dichiarazioni espresse dal ministro Di Maio di voler perseguire un accordo con la condivisione delle organizzazioni sindacali sono un altro elemento di cui ArcelorMittal deve tenere conto".


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