Si è svolto oggi 30 luglio al Ministero dello Sviluppo Economico il tavolo sull'Ilva per la presentazione della proposta migliorata da parte di ArcelorMittal. All'incontro erano state invitate 62 sigle tra associazioni, enti locali e soggetti vari. "So bene che è una procedura inusuale, ma ci tenevo a far vedere a tutti i soggetti interessati l'evoluzione del piano da parte di Mittal", ha dichiarato il ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio all'apertura del vertice. "Il tema è sempre lo stesso - aveva dichiarato nei giorni scorsi Di Maio -. Per anni ci sono state tante parti del paese che non sono state ascoltate. ArcelorMittal ha chiesto di voler spiegare il piano a tutti gli stakeholder".
La decisione non era stata condivisa dai sindaci della provincia di Taranto, che hanno deciso di non partecipare all'incontro.
ArcelorMittal si impegna a raggiungere, entro il 2023, "una riduzione delle emissioni di CO2 per tonnellata di acciaio liquido pari al 15% rispetto ai dati del 2017". È quanto si legge nell'addendum proposto da ArcelorMittal e presentato oggi al MiSE. Il piano prevede anche l'impegno, anche per il periodo successivo alla durata del Piano industriale, a mantenere la produzione dell'acciaieria a ciclo integrato ad un livello non eccedente gli 8 milioni di tonnellate di acciaio liquido l'anno, con la possibilità di incrementare ulteriormente tale livello produttivo mediante l'impiego, per la realizzazione dei volumi produttivi addizionali, di processi di produzione a basso utilizzo di carbone (quali processi di produzione a base di gas naturale), verificate le relative condizioni di sostenibilità tecnica ed economica. In particolare, Mittal accetta "l'obbligo a elaborare e trasmettere ogni due anni, uno studio di fattibilità in merito all'implementazione presso lo stabilimento di Taranto di processi di produzione alimentati a gas naturale – nonché di processi alternativi di produzione a basso utilizzo di carbone – basato sui criteri del contratto e recante puntuale indicazione del prezzo del gas naturale e/o delle altre risorse alternative impiegate che renderebbero sostenibile l'implementazione delle tecnologie considerate".
Inoltre, Mittal si impegna a concludere i lavori di copertura parchi entro giugno 2020: in particolare, la copertura dei parchi a carbone è ora prevista entro giugno 2020, quello dei parchi di minerale ferroso entro gennaio. ArcelorMittal interverrà anche sulle cokerie migliorando entro 36 mesi dall'ingresso gli impianti di desolforazione, con l'obiettivo di raddoppiarne l'efficacia. Poi, nell'ottica di un approccio all'economia circolare, Mittal intende incrementare nel processo produttivo l'utilizzo di rottami metallici e in generale ad aumentare del 15% l'utilizzo di residui e sottoprodotti. Infine, si hanno maggiori dettagli sul centro di ricerca promesso da ArcelorMittal: avrà un costo di 10 milioni di euro l'anno e vi lavoreranno 20-25 ricercatori.