Dopo lo studio del dossier, è arrivato ieri pomeriggio il primo giudizio ufficiale del governo sul passaggio dell'Ilva ad AM InvestCo Italy, la cordata guidata da ArcelorMittal. Il piano occupazionale presentato dal colosso mondiale dell'acciaio non sarebbe in linea con le attese, ragione per cui il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi di Maio, al termine dei colloqui con le rappresentanze sindacali e con ArcelorMittal, ha detto di aspettarsi proposte "fortemente migliorative" sul piano ambientale e occupazionale.
"Da un primo colloquio sul piano ambientale ci sono novità, ma non entusiasmanti. Sul piano occupazionale è tutto da vedere. Ho dato mandato immediato ai commissari di confrontarsi tecnicamente sulle proposte migliorative che ci ha fatto ArcelorMittal, ma prima di esprimermi dobbiamo analizzare tecnicamente le loro proposte", ha aggiunto di Maio.
L'Ilva conta attualmente circa 14.000 dipendenti. AM InvestCo Italy, che investirà 2,3 miliardi, vorrebbe assumerne 10.000 da ridurre a 8.500 nel 2023. Altre 2.500 persone resterebbero in carico all'amministrazione straordinaria per lavori di bonifica ambientale dell'area.
A una domanda sulla possibilità che venga chiuso lo stabilimento di Taranto, Di Maio ha risposto: "Non voglio minacciare nessuno; non sarebbe corretto, anche perché abbiamo appena finito un incontro cordiale e ringrazio sicuramente sia le parti sindacali che la proprietà".
Intanto, non ci sono state reazioni ufficiali da parte di ArcelorMittal al vertice col ministro Luigi Di Maio sull'Ilva. Da fonti vicine al dossier si apprende però che Mittal ha prospettato a Di Maio un'accelerazione delle tempistiche riferite agli interventi ambientali.
In particolare, Mittal ha evidenziato al ministro che per la copertura dei parchi minerari, il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) varato dal governo precedente a fine settembre prevede l'avvio lavori il 30 settembre 2018 e la conclusione 36 mesi dopo, ovvero a luglio 2021 fissando come ingresso di Mittal in Ilva l'1 agosto 2018. In realtà, ha detto Mittal, i lavori sono cominciati lo scorso 1 febbraio e si concluderanno a gennaio 2020, dunque in 24 mesi anziché in 36. C'è un anticipo di 8 mesi nell'avvio ed una conclusione lavori di almeno 18 mesi rispetto al piano. Inoltre, la copertura dei parchi del carbone dovrebbe essere completata almeno 13 mesi prima del previsto, ossia entro fine giugno 2020. Accelerazione anche sulla depolverazione dell'impianto di agglomerazione, con la prima sezione che sarà dotata di filtrazione entro il 31 giugno 2021 e la seconda entro il 23 febbraio 2023, in entrambi i casi con un anticipo di sei mesi rispetto alla tabella di marcia iniziale. Infine, per la loppa di altoforno, i lavori dovrebbero concludersi con almeno 30 mesi di anticipo.