Gozzi: "La siderurgia italiana tiene, ma va sostenuta perché resti competitiva"

giovedì, 21 maggio 2015 16:51:20 (GMT+3)   |   Brescia
       

"La siderurgia italiana sta complessivamente tenendo, anche in un difficilissimo contesto economico e nonostante il drammatico crollo della domanda interna e il perdurare di crisi aziendali di realtà produttive significative (Piombino e soprattutto Taranto). L'acciaio italiano rimane inoltre un'eccellenza del made in Italy; esempio ne è - solo per restare alla più stretta attualità - il largo utilizzo nel nostro Paese nella costruzione di moltissimi padiglioni dell'Expo". Con queste parole Antonio Gozzi, Presidente di Federacciai, ha sintetizzato lo "stato di salute" della siderurgia italiana nel corso dell'Assemblea annuale della Federazione, alla quale sono intervenuti tra gli altri Federica Guidi, Ministro dello Sviluppo Economico e Axel Eggert, Direttore Generale di EUrofer.

Le ragioni della complessiva tenuta del settore in Italia sono state così riassunte da Gozzi:
- il sostegno totale delle proprietà a supporto delle aziende;
- la straordinaria efficienza nella gestione dei costi e degli impianti;
- la flessibilità e la capacità di adattamento alle diverse condizioni di mercato;
- la continua ricerca di nuovi processi e prodotti di maggiore qualità e valore aggiunto;
- il ristabilimento delle condizioni di costo dell'energia simili a quelle degli altri grandi Paesi industriali europei, dopo anni di grave gap competitivo italiano al riguardo;
- la grande professionalità e dedizione di tutti i lavoratori della siderurgia italiana.

In apertura dei lavori, l'Ing. Flavio Bregant, Direttore Generale di Federacciai, ha presentato il Primo Rapporto di Sostenibilità della Siderurgia italiana. Da tale rapporto emerge lo straordinario impegno compiuto dai nostri imprenditori siderurgici per rendere l'impatto dei siti produttivi sempre più in linea non solo con gli standard più elevati a livello internazionale, ma anche al di là di qualunque standard con la piena "vivibilità" dei territori circostanti e dunque con la qualità della vita delle diverse comunità.

"Certamente - ha detto Gozzi - i risultati raggiunti in tale ambito sono di tutto rilievo; ora dobbiamo lavorare tutti affinché sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro divengano uno standard imperativo dell'economia globale e non siano strumenti per una competizione asimmetrica e sleale, contraria a ogni moderna visione di fair trade internazionale".

Antonio Gozzi è poi intervenuto sul futuro dell'acciaio: "La siderurgia rimarrà un settore fondamentale a livello mondiale: in continua crescita nelle aree di sviluppo, ridimensionata ma sempre strategica nei paesi già sviluppati. La specializzazione manifatturiera del Paese si è orientata verso la meccanica e, al suo interno, verso la costruzione di macchine e di apparecchi, comparto nel quale l'Italia è seconda in assoluto in Europa dopo la Germania".

"Nonostante una domanda interna ancora drammaticamente bloccata, timidi segnali di ripresa si intravedono negli ordinativi, nella crescita dell'export, nella fiducia degli imprenditori che ricominciano a investire. Si tratta di segnali non omogenei, ancora incerti, che ci devono convincere del fatto che quando la ripresa arriverà non sarà più, come nel passato, omogenea e diffusa, ma al contrario avverrà in maniera differenziata con settori in forte sviluppo e altri che continueranno a soffrire".

"La discriminante sarà il tasso di innovazione e di apertura internazionale delle imprese ed è per questo che dovremo promuovere senza sosta i processi di ricerca e sviluppo, di modifica e ammodernamento dei modelli di business, di progresso tecnologico, di formazione e qualificazione del personale. Anche per la siderurgia europea e italiana l'innovazione è un must ineludibile. Abbiamo al riguardo esperienze di eccellenza assoluta nel nostro Paese. Cito il caso di Arvedi e del suo processo endless che costituisce un riferimento a livello mondiale per l'innovazione tecnologica nell'ambito dei processi produttivi, e di Danieli che, nel campo dell'impiantistica siderurgica, tiene testa a colossi mondiali grazie all'accumulo conoscitivo e di know-how propri della community siderurgica italiana".

Gozzi si è quindi soffermato sull'operato del Governo: "Sia in tema di economia che in tema di riforme istituzionali, il Governo Renzi, rappresenta, a nostro giudizio, una novità importante. Molte delle cose fatte in economia (jobs act, delega fiscale, taglio dell'IRAP, rinnovo dell'interrompibilità su base triennale ecc.) non solo accolgono proposte di Confindustria, ma rappresentano una notevole spinta alla ripresa del Paese. Sul tema istituzionale, la nuova legge elettorale e la riforma dell'articolo V della Costituzione vanno nella direzione - da noi sempre auspicata - di una democrazie 'governante' piuttosto che di una democrazia della concertazione che tanto tempo e tante occasioni ha fatto perdere alla modernizzazione del Paese".


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