Gruppo Manni HP: chiuso l'anno in positivo nonostante il contesto economico avverso

venerdì, 01 giugno 2012 17:46:22 (GMT+3)   |  
       

Venerdì 1 giugno il Gruppo Manni HP, con sede a Verona, ha annunciato nel corso dell'assemblea ordinaria del gruppo i risultati finanziari consolidati per l'anno 2011. Nonostante il contesto economico e finanziario difficile e, in particolare, l'andamento negativo del settore delle costruzioni, il Gruppo ha registrato un trend positivo.

Il Presidente Giuseppe Manni ha aperto l'assemblea esprimendo il suo cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito l'Emilia e annunciando che il Gruppo ha sospeso le scadenze dei pagamenti dei clienti colpiti dalla tragedia postergandole di tre mesi. Il Gruppo Manni, inoltre, scenderà in campo fin da subito per aiutare finanziariamente i propri clienti e proporre la costruzione di nuovi edifici con un pagamento molto lungo.

Venendo al bilancio del 2011, nell'esercizio trascorso il Gruppo Manni ha realizzato un fatturato di 541,21 milioni di euro, in crescita del 6,4% rispetto al 2010. Allo stesso tempo, l'utile netto è calato del 49,4%, attestandosi a 3,5 milioni di euro:

 

2011 (mln €)

2010 (mln €)

Variaz. annua (%)

Fatturato

541,21

508,81

+6,4

EBITDA

18,85

21,97

-14,2

EBIT

9,70

10,83

-10,4

Utile netto

3,50

6,92

-49,4

Positivo il fatto che l'indebitamento, pari a 10,45 milioni di euro nel 2010, sia sceso a 7,85 milioni di euro nell'esercizio del 2011.

Il periodo in esame, ha ricordato il Presidente Manni, è stato caratterizzato da fatti straordinari che hanno condizionato l'economia sia su scala mondiale sia nella zona euro. L'economia italiana è entrata in recessione nella seconda parte dell'anno per la quarta volta dal 2011 e, purtroppo, il trend è in corso anche nell'esercizio corrente. I settori di maggior consumo di acciaio, le costruzioni e la meccanica, hanno avuto un andamento negativo in Italia: in particolare, dal 2007 le costruzioni a nuovo (comprese quelle del settore pubblico) sono crollate ad oggi di circa il 35%; la meccanica, invece, ha proseguito il trend positivo già avviato nel 2010, anche se a velocità diverse tra il primo e il secondo semestre, segnando così a fine anno un incremento di circa il 2,4%, grazie soprattutto al successo delle esportazioni.
Le prospettive di crescita del Gruppo Manni sono legate a nuovi investimenti nelle aree in corso di analisi (grazie alla posizione di leadership di mercato e al vantaggio competitivo derivante dalle migliori tecnologie e innovazioni) e ad un cambiamento radicale delle strategie verso l'innovazione continua e l'organizzazione più adeguate a conquistare i mercati non tradizionali.
In questo scenario - si legge nella dichiarazione dell'azienda - il Gruppo Manni ha fatto leva sulla consolidata attenzione nel creare valore per gli stakeholder a cominciare dai clienti, collaboratori e soci.

"Quando le difficoltà dell'ambiente esterno si acuiscono" - ha affermato Giuseppe Manni - "maggiore è il ricorso agli ideali capaci di vincere la complessità". Infatti, l'esercizio 2011 ha richiamato le ragioni d'essere dell'azienda, la sua mission, cioè la creazione di valore nel continuo a favore di tutti i portatori di interesse dell'azienda. Per far fronte alla forte recessione che sta caratterizzando il Paese, si impone all'azienda l'integrazione ai valori di quattro identità fondamentale che ne permettono la sua crescita: la flessibilità, l'innovazione, la motivazione e l'internazionalità.

Francesco Manni, Vice Presidente del Gruppo, ha parlato dell'andamento delle singole società del Gruppo, che hanno concluso l'esercizio complessivamente in positivo, nonostante la caduta della domanda dovuta principalmente ad una crescente difficoltà per la clientela nel reperire risorse finanziarie dal sistema bancario. "Si è ottenuto molto sulla riduzione dei costi e sul miglioramento della posizione di mercato grazie all'aumentata gamma di servizi, lavorazioni e prodotti" - ha affermato riferendosi alle società del Gruppo. Infine, ha annunciato la disponibilità del Gruppo "a diventare soggetto aggregante di realtà industriali coerenti con i nostri business al fine di aumentare la nostra massa critica e diminuire la pressione dei competitor".
Dalla holding industriale dipendono cinque società principali: Manni Sipre (centri servizi lamiere, travi, profilati, tubi strutturali in acciaio), Isopan (produzione di pannelli metallici isolati per prefabbricati), Icom Engineering (progettazione), G.M. Immobilia (gestione immobili funzionali al gruppo) e Manni Energy (società fornitrice di sistemi fotovoltaici 'chiavi in mano'). Da ognuna di queste, poi, dipendono altre aziende dislocate in Italia (Malavolta, CMM e Centro Servizi Inox), in Spagna (Isopan Ibérica) ed in Romania (Isopan Est) dedicate a lavorazioni ad alto contenuto tecnologico o produzioni speciali.

Enrico Frizzera, Amministratore Delegato del Gruppo, si è invece soffermato a spiegare come l'impresa si sia organizzata per la gestione di tutti i rischi aziendali, ricordando anche il recente premio Assiteca assegnato al Gruppo. Ha poi sottolineato come il Gruppo sia riuscito a mantenere i livelli occupazionali, se non addirittura ad incrementarli di otto unità.


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