Come riportato da SteelOrbis pochi giorni fa, il destino dell’impianto di Acciaierie d’Italia a Taranto era quello di passare all’amministrazione straordinaria dopo la decisione di ArcelorMittal di disinvestire completamente la sua partecipazione nel progetto.
Quest’ultima, tuttavia, aveva poi fatto marcia indietro, sostenendo di voler restare come socio di minoranza almeno finché ADI non avesse trovato un terzo investitore. Il governo però aveva continuato la procedura per il commissariamento, portando la stessa ADI (i cui manager sono affiliati ad ArcelorMittal) a fare ricorso presso il tribunale di Milano per «incostituzionalità del provvedimento».
La decisione definitiva del tribunale è stata però quella di respingere il ricorso, poiché, secondo quanto riportato dai media locali, il socio di minoranza Invitalia aveva il pieno diritto di richiedere l’amministrazione straordinaria ai sensi del decreto legge 4/2024, anche perché quest’ultimo non impedisce che i soci possano trovare uno spazio idoneo alla negoziazione.