Mentre ieri a Milano ArcelorMittal e Invitalia, soci di Acciaierie d'Italia, firmavano la proroga al 31 maggio 2024 degli attuali rapporti, a Taranto la Corte d'Assise depositava l'ordinanza con cui ha respinto la richiesta di dissequestro dell'area a caldo dell'ex Ilva. Tale richiesta era stata presentata all'inizio di aprile dai legali dei commissari straordinari di Ilva in A.S. L'ultimo provvedimento segue il parere negativo espresso dalla Procura di Taranto in data 16 maggio.
I legali hanno ora dieci giorni di tempo per impugnare il provvedimento al Tribunale del Riesame. In caso di ulteriore rigetto dell'istanza, potrebbero ricorrere in Cassazione. Il dissequestro dell'area a caldo è la più importante delle condizioni sospensive del contratto di investimento tra ArcelorMittal e Invitalia, firmato il 10 dicembre 2020 e prorogato ieri al 2024.