Dopo un dicembre stabile e ottimista, per il mercato nazionale del rottame l'anno è iniziato con grandi speranze per la ripartenza. È quanto scrive Assofermet nella sua consueta nota di mercato sulle materie prime per la siderurgia.
«Le fermate per il periodo natalizio hanno prodotto una fisiologica riduzione delle consegne che si protrae in gran parte ancora oggi, in attesa di aggiornamenti delle quotazioni che si stanno concretizzando proprio in questi giorni con leggere variazioni al rialzo» si legge nel documento diffuso.
Le criticità del caro energia sembrano essere ora sostituite da quelle nel settore del trasporto su gomma, soprattutto in relazione all’aumento delle quotazioni dei carburanti, che potrebbero avere un impatto sulla stabilità della catena di fornitura nei prossimi mesi.
Il mercato internazionale del rottame, invece, è stato caratterizzato, secondo quanto scrive Assofermet, da prezzi tendenzialmente in aumento durante il mese di dicembre, sebbene i volumi scambiati siano stati piuttosto contenuti. «La Turchia ha guidato questa tendenza con una significativa accelerazione a cavallo fra l’ultima settimana del 2022 e la prima del nuovo anno, facendo registrare un incremento totale di circa 40 $ (di cui la metà proprio nella prima settimana di gennaio)».
In Europa le variazioni sono state più contenute, anche in questo caso con un limitato volume di scambi.
Per quanto riguarda il rottame inox, il mese di dicembre è terminato con un trend positivo dei prezzi che sono ulteriormente cresciuti anche in relazione alle buone aspettative per gennaio. «Aspettative che purtroppo alla riapertura non sono state confermate, mantenendo le quotazioni ai livelli di fine anno e, in alcuni casi, con leggere flessioni» scrive Assofermet. «Si è evidenziato un ulteriore distaccamento delle quotazioni del rottame rispetto alle quotazioni ufficiali delle materie prime, con un grossissimo aumento del molibdeno che non ha impattato le quotazioni del rottame».
Il mercato internazionale non è in linea con le quotazioni europee e di conseguenza i volumi export risultano ridotti.