ArcelorMittal Italia ha annunciato che verificherà la possibilità di servirsi anche di banchine esterne al centro siderurgico di Taranto per l'approvvigionamento delle materie prime. La necessità di individuare delle alternative deriva dal fatto che, delle quattro banchine, soltanto quella sequestrata dalla magistratura dopo la morte del gruista Cosimo Massaro ha una profondità tale da permettere l'attracco di navi di grandi dimensioni. Secondo fonti di stampa, ArcelorMittal starebbe pensando al molo della società Italcave come nuovo punto di sbarco.
L'azienda ha parlato di queste possibilità durante l'incontro di ieri con i sindacati, il primo di quelli fissati lunedì scorso al MiSE attraverso un verbale d'intesa sulla salute e la sicurezza.
Stefano Gennari