Dopo nove ore di trattative al Ministero dello Sviluppo economico, sindacati (Fim, Fiom, Uilm e Ugl) e ArcelorMittal hanno sottoscritto un verbale congiunto per affrontare la crisi che colpisce l'ex Ilva di Taranto. «La salute e la sicurezza - ha rimarcato l'azienda - rappresentano la parte centrale dell'accordo». Il primo punto riguarda la costituzione di una task force con il compito di stilare un piano dettagliato di manutenzioni reparto per reparto, da estendere alle società controllate e agli altri stabilimenti del gruppo. Inoltre, è stato deciso che si terranno oggi e domani i primi incontri in sede aziendale per individuare gli interventi di sicurezza nello stabilimento tarantino. Si partirà dall'area portuale, quella dove il 10 luglio scorso ha perso la vita il gruista Cosimo Massaro. Verranno poi effettuati incontri, si legge ancora nell'accordo, «area per area, funzionali a verificare l'utilizzo dei lavoratori posti in cassa integrazione ordinaria, a seguito di una procedura senza accordo, per le attività di manutenzione ordinarie e straordinarie. Il primo incontro è calendarizzato per giovedì 18». L'intesa prevede inoltre riunioni a cadenza settimanale con i rappresentanti sindacali per la sicurezza sul lavoro sulle esperienze di infortunio e near miss e la redazione di «un protocollo con la partecipazione degli enti istituzionalmente preposti al controllo delle condizioni di salute e sicurezza in fabbrica».
ArcelorMittal, si legge nel documento, ha sottolineato di aver bisogno del «maggior consenso possibile» per «superare l'attuale fase di difficoltà» legata ai seguenti punti: condizioni di attuazione del piano ambientale, reiezione della domanda di dissequestro e di facoltà d'uso dell'Altoforno 2, sequestro del molo 4 e parziale operatività dell'area a caldo.
«La sicurezza è la prima priorità per tutti gli stabilimenti ArcelorMittal e siamo stati tutti profondamente scossi dal tragico incidente avvenuto la scorsa settimana» ha dichiarato Matthieu Jehl, CEO di ArcelorMittal Italia, commentando l'intesa. L'auspicio del manager è che questa possa aiutare a «recuperare la piena operatività e a garantire la produzione dell'acciaio insieme alla piena sostenibilità ambientale».
Stefano Gennari