Acciaierie d'Italia ha comunicato ieri, 19 ottobre, ai sindacati che la ripartenza dell'altoforno 4 dello stabilimento siderurgico di Taranto è stata rimandata di qualche giorno per problemi tecnici. Lo ha riferito la Fim Cisl, precisando che – in base a quanto spiegato nell'informativa – ieri Afo1 e Afo2 sono stati fermati contemporaneamente per circa 5-6 ore per un ripristino di alcune tubazioni di gas. Ci sono stati a cascata rallentamenti anche in Acciaieria 2, mentre l'Acciaieria 1 è stata fermata e tornerà operativa al riavvio degli altiforni.
L'Afo4 è stato fermato due settimane fa per "motivi impiantistici", come comunicato dall'azienda. La previsione di inattività era però di sole 24-36 ore.
I sindacati vogliono maggiori spiegazioni. «Stiamo chiedendo oggi ad Acciaierie d'Italia un incontro subito per capire cosa sta succedendo nel siderurgico – ha fatto sapere ieri all'AGI Francesco Brigati della Fiom Cgil –. In queste ore c'è un pezzo di fabbrica bloccata. Col fermo di impianti importanti, lo stabilimento rischia un altro contraccolpo produttivo in una fase in cui il mercato dell'acciaio è in forte ascesa».
«Su tre altiforni in attività, ne abbiamo due, l'1 e il 2, che oggi si fermano temporaneamente per breve tempo, mentre – ha aggiunto Brigati – sull'altoforno 4 non riusciamo a capire ancora cosa sia successo. L'azienda non ci comunica nulla ed è per questo che stiamo chiedendo un incontro perché uno stop del genere causa poi tutta un'altra serie di riflessi sulle persone che sono al lavoro. Si parla, per l'altoforno 4, di questioni tecniche, ma se corrispondesse al vero l'ipotesi di un problema al crogiuolo dell'impianto, sarebbero difficoltà molto serie perché andremmo incontro ad una fermata lunga».