I media hanno riferito che il gruppo assicurativo finanziario Sace, controllato dal Ministero dell’Economia, ha stanziato un plafond dell’ammontare di 120 milioni di euro per coprire i debiti verso i fornitori di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, pari a quella stessa cifra.
Questi fondi si sommano a un’altra linea di credito da 100 milioni di euro, aperta da Sace nelle scorse settimane, che servirà a garantire i crediti che ADI vanta invece verso i propri clienti.
«Non è la soluzione di tutti i problemi, ma questo finanziamento rappresenta un passo in avanti molto importante», ha dichiarato Fabio Greco, presidente di Aigi, una delle associazioni dei fornitori dell’acciaieria.
Lo scopo di questi aiuti è far ripartire gradualmente gli stabilimenti e permettere così alla Commissione Europea di dare il via al prestito-ponte da 320 milioni. A tutto questo si aggiungono i 150 milioni garantiti dal governo per la manutenzione degli impianti, come già riportato da SteelOrbis.