Si è svolto ieri pomeriggio, a Taranto, l'incontro tra i sindacati e Acciaierie d'Italia durante il quale l'azienda ha comunicato formalmente l'avvio di una nuova procedura di Cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) per circa 2.500 persone e per un massimo di 3.550 unità. Il procedimento durerà tredici settimane e prenderà il via il 27 dicembre.
A inizio dicembre il direttore delle Risorse umane Arturo Ferrucci aveva spiegato che la Cigo era necessaria a causa del «perdurare degli effetti sul processo produttivo dell'emergenza epidemiologica Covid-19 a partire dal marzo del 2020 con conseguenze che continuano ad avere riflessi in termini di minore disponibilità di acciaio, compromettendo la piena saturazione degli impianti e la completa verticalizzazione dei prodotti finiti». Come già riportato da SteelOrbis, il 1° dicembre è stato fermato l'Altoforno 4 per «problemi impiantistici di natura tecnica che comportano un urgente e straordinario programma di manutenzione», circostanza che ha portato anche allo stop dell'Acciaieria 1 e «ripercussioni anche sul livello di saturazione degli assetti di marcia degli impianti di laminazione e rilavorazione a valle del ciclo produttivo del sito di Taranto nonché degli altri stabilimento produttivi del gruppo».
Nei giorni scorsi intanto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha convocato per lunedì 13 dicembre al MiSE sia i sindacati sia l'azienda per fare luce sul piano industriale per l'ex Ilva.