Giuseppe Milano (Milano Rottami): "Da maggio prezzi e volumi più soddisfacenti, fiducioso per i prossimi mesi"

venerdì, 28 luglio 2017 12:28:12 (GMT+3)   |   Brescia
       

Nata agli inizi del '900 come ditta individuale, Milano Rottami S.r.l. è una società con sede nel Torinese che opera nel settore del commercio all'ingrosso di rottami industriali. Il suo primario obiettivo è offrire soluzioni personalizzate e su misura. SteelOrbis ha intervistato il suo titolare, Giuseppe Milano, per parlare di ciò che è stato il 2016, di qual è la situazione attuale sul mercato del rottame e di quale potrebbe essere il futuro.

 

  1. Sig. Milano, può dirci come sono stati per la sua azienda il 2016 e il primo semestre del 2017?

Il 2016 è stato un anno abbastanza buono, chiuso con un fatturato di € 5.920.000, in aumento di circa il 17% rispetto a quello dell’anno precedente, con un utile di € 6.837 che ha nettamente migliorato la perdita del 2015 (dovuta a oneri straordinari 2014/2015) che era ammontata a € 152.298.
Certo, siamo lontani dai periodi d’oro, caratterizzati fino al 2008 da fatturati che raggiungevano i 12/13 milioni di euro. D’altronde le aziende fornitrici hanno visto il crollo delle produzioni nel 2009, per poi ritornare a non più di un 70% attuale rispetto ai fasti, di conseguenza anche noi stiamo scontando questa riduzione di lavoro.
Sono molto fiducioso però per i prossimi mesi dell’anno anche perché, a nove anni oramai dall’inizio della crisi (settembre 2008), qualcosa deve pur migliorare...

  1. Quanto ha inciso sulla vostra attività la volatilità dei prezzi del rottame che ha caratterizzato soprattutto la prima parte di quest’anno?

Molto, perché è veramente difficile stare sul mercato con prezzi di vendita sempre molto altalenanti da una parte e, sul fronte prettamente operativo, volumi di rottami anche questi molto altalenanti che risentono delle dinamiche di produzione dei nostri fornitori

  1. Come giudica la situazione attuale? Ritiene che i prezzi della materia prima rimarranno maggiormente stabili nei prossimi mesi?

La prima parte dell’anno – volatile, come già detto, oltre che per i prezzi anche per i volumi di rottami in entrata - si è stabilizzata dal mese di maggio in avanti. Dopo un mese di aprile abbastanza fermo, gradatamente ci siamo riposizionati con maggio e fino ad oggi con volumi più che soddisfacenti.
Per quanto riguarda i prezzi della materia prima bisognerà aspettare settembre, con la riapertura delle attività siderurgiche, per capire dove si andrà. Personalmente penso non si discosterà molto dagli anni passati, con un settembre in cui potranno esserci alcune limature verso il basso dei materiali più pregiati, un aumento dei prezzi per un breve periodo da metà ottobre fino alla metà di novembre, e prezzi che andranno scemando lentamente verso la fine dell’anno. Ovviamente, se venisse confermata la ripresa anche per la seconda parte dell’anno, le dinamiche potrebbero finalmente invertire la rotta ma, anche in periodo d’oro, il quarto trimestre dell’anno è piuttosto un momento di tranquillità e di mantenimento dei valori acquisiti.

  1. Quali sono le vostre fonti di approvvigionamento?

La nostra azienda si rifornisce innanzitutto dal mercato locale (l'Alto Canavese), una volta considerata la "piccola Ruhr" italiana, per la vasta presenza di aziende metalmeccaniche e, quindi, principalmente da scarti di lavorazione quali torniture e limature, cascami e rottami di officina, sia ferrosi che non ferrosi.

  1. Relativamente alle relazioni commerciali tra acciaierie e fornitori di rottame, come si configura la situazione italiana?

Personalmente non ho difficoltà a concludere contratti con le acciaierie, grossi commercianti, fonderie. Direi una situazione buona, ovvio che ognuno cerca di "tirare l’acqua al proprio mulino" il più possibile, ma è la logica della legge della domanda/offerta.

  1. Attraverso quali modalità si concretizzano le compravendite di rottame? Vengono utilizzati contratti di fornitura o si ricorre invece ad acquisti spot?

Personalmente vendo sia tramite contratti mensili che forniture spot, soprattutto a causa di quanto detto prima, ovvero la grande volatilità di prezzi e volumi di rottami acquistati. Direi un 60% di contratti mensili.

  1. Quali sono i vostri obiettivi per il 2017?

Il mantenimento delle quote di mercato, cercando di ottimizzare le risorse e abbassare costi, peraltro operazioni che già perseguiamo da alcuni anni a seguito della crisi. Il tutto però senza snaturare la nostra attività, cercando di investire comunque tutti gli anni in nuove attrezzature, mezzi per prepararci ad una ripresa che sembra (almeno da come si legge sui giornali) sempre più vicina.
Difficilmente ci sarà un aumento di fatturato, visti i prezzi mediamente in calo rispetto al 2016, ma soprattutto per una nostra politica di lasciare perdere materiali che offrono bassissima remunerazione a causa di politiche commerciali concorrenziali da altri operatori del settore che è saturo da ormai troppo tempo.
L’unica nota negativa che mi viene da dire è che, se dovesse perdurare ancora molto questa situazione di bassissima crescita, molte aziende nel nostro settore non potranno continuare ad acquistare i rottami con poca marginalità come sta tuttora avvenendo.


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