A partire da metà ottobre i prezzi del rottame sono aumentati sia in Italia sia a livello internazionale, con una ripresa degli acquisti da parte delle acciaierie dopo la "presa di coscienza" che non sarebbero stati registrati ulteriori ribassi. Assofermet, nella sua consueta nota mensile sul mercato delle materie prime, sintetizza così l'andamento dei prezzi della materia prima da forno elettrico nelle ultime settimane. Il rottame a metà dello scorso mese «aveva raggiunto punte così basse da renderne difficile sia la raccolta che la lavorazione ed anche l'apprezzamento riscontrato alla fine del periodo rilevato non ha permesso il conferimento delle quantità richieste dalle acciaierie», spiega l'associazione dei distributori siderurgici italiani.
«L'inversione di tendenza - sottolinea Assofermet - ha premiato soprattutto i prodotti lunghi, diversamente dai prodotti piani che hanno maggiormente sofferto della discesa registrata nel trimestre precedente».
L'effetto positivo di tale inversione ha influenzato anche la ghisa, sebbene in modo minore. «Permane la poca disponibilità di materiale da parte dei produttori russi per il mercato europeo e in particolare per l'Italia - continua la nota - in quanto reputano che i prezzi e le modalità di pagamento dei clienti statunitensi ed orientali siano maggiormente premianti».
Per quanto riguarda le ferroleghe in generale, Assofermet rileva una situazione di stabilità, nonostante questi materiali provengano «da un lungo periodo di marginalità bassissima».
Per finire, la nota sottolinea che la sezione Trading dell'associazione, riunitasi lo scorso 5 novembre, ha espresso «forte preoccupazione per le vicende concernenti il recesso di ArcelorMittal dal contratto di affitto del polo siderurgico di Taranto».
Stefano Gennari