Secondo quanto riferito a SteelOrbis da fonti di mercato, negli Stati Uniti, i prezzi degli acciai piani hanno mostrato un andamento misto anche questa settimana, in un contesto di scambi fiacchi dopo il ponte del 4 luglio. A incidere sono stati la stabilizzazione dei prezzi del rottame (con un livello di chiusura invariato rispetto a giugno) e l’incertezza legata alle trattative sui dazi all’importazione di acciaio.
Il 7 luglio, il presidente Donald Trump ha prorogato il periodo di sospensione di 90 giorni per l’entrata in vigore dei nuovi dazi, spostando la scadenza iniziale dal 9 luglio al 1° agosto. Al momento, sono state inviate comunicazioni a oltre 20 paesi, indicando che, in assenza di nuovi accordi, a partire dal 1° agosto verranno applicati dazi compresi tra il 25% e il 40%, senza ulteriori proroghe previste.
«La domanda resta molto debole», ha dichiarato un operatore attivo nel segmento degli acciai piani. «Il mercato è fermo. Tutti aspettano di capire cosa succederà con i dazi». Un’altra fonte ha indicato che le trattative per gli HRC si stanno concludendo per lotti in eccesso intorno a 800-850 $/nt. Un terzo operatore ha aggiunto: «Il mercato è lento, lento, lento».
Sebbene le valutazioni del mercato spot siano risultate difficili a causa della scarsa attività dopo la corsa agli acquisti pre-festiva, alcune fonti segnalano che gli importatori soggetti a dazi del 50% allo sbarco starebbero iniziando a offrire sconti sugli HRC e altri prodotti finiti, nel tentativo di generare liquidità e restare competitivi rispetto ai prezzi del materiale domestico.
Nel mercato spot dei coils a caldo (HRC), alcuni trader hanno indicato prezzi spot in un range molto ristretto compreso tra 820-840 $/nt (905-926 $/t), ovvero in media 41,50 $/cwt, mentre altri hanno segnalato un livello spot attorno a 865 $/nt. Alla fine, il prezzo medio settimanale di riferimento di SteelOrbis per gli HRC si è attestato a 850 $/nt (937 $/t), pari a 42,50 $/cwt, in calo di 40 $/nt rispetto ai 890 $/nt (981 $/t) della settimana precedente.
Per quanto riguarda i produttori, Nucor ha mantenuto stabile per la seconda settimana consecutiva il proprio Consumer Spot Price (CSP) per gli HRC a 910 $/nt (1.003 $/t), pari a 45,50 $/cwt, in aumento rispetto ai 900 $/nt (992 $/t) delle due settimane precedenti. L’indice CRU degli HRC ha registrato una flessione di 15 $/nt, scendendo a 886 $/nt (977 $/t), ovvero 44,30 $/cwt.
Nel mercato dei coils a freddo (CRC), il prezzo spot è rimasto stabile su base settimanale a 1.050 $/nt (1.157 $/t), pur risultando in calo rispetto ai 1.060 $/nt (1.168 $/t) rilevati tre settimane fa. Il differenziale tra HRC e CRC, chiave di lettura importante per il mercato, si attesta ora a 200 $/nt (220 $/t), ovvero 10 $/cwt, in aumento rispetto ai 160 $/nt (176 $/t), o 8 $/cwt, della settimana scorsa.
Per quanto riguarda i prodotti rivestiti, il prezzo spot degli zincati (HDG) (su base consegnato) è stato rivalutato di 20 $/nt, portandosi su un range di 1.000-1.040 $/nt (1.102-1.146 $/t), con una media di 1.020 $/nt, in aumento rispetto ai 1.000 $/nt (1.102 $/t) della settimana precedente.
Infine, il 10 luglio, il presidente Trump ha annunciato che le importazioni di acciaio dal Canada, primo fornitore degli USA, saranno soggette a un dazio del 35%. Nel 2024, il Canada ha rappresentato circa il 23% delle importazioni totali di acciaio statunitensi, seguito da Brasile e Messico. Per quest’ultimo, il dazio è attualmente fissato al 50% in attesa di nuovi negoziati, mentre per il Brasile è già stato confermato un dazio del 50% a partire dal 1° agosto.