I prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) sono aumentati ulteriormente nel mercato UE negli ultimi giorni, sulla scia della forte carenza d'offerta e dei lunghi tempi di consegna. Le quotazioni base hanno raggiunto i 790-820 €/t franco produttore questa settimana, contro i 780-810 €/t rilevati alla fine della scorsa settimana. La fascia bassa del range si riferisce ai prezzi ottenibili in Italia, mentre quella alta si riferisce ai prezzi nel Nord Europa.
La scorsa settimana ArcelorMittal ha alzato i prezzi degli HRC in Europa per la seconda volta questo mese, fino a 850 €/t franco produttore nel Nord Europa e a 820 €/t in Italia. Diversi produttori europei hanno ritirato le proprie offerte e secondo diverse fonti puntano a tornare sul mercato con prezzi in aumento. «I produttori italiani chiederanno 830-840 €/t» ha affermato una fonte. Le consegne si estendono fino a metà del terzo trimestre ed oltre e la situazione dal punto di vista dell'offerta non sembra destinata a migliorare nel breve termine. «Penso che il trend attuale proseguirà almeno fino all'estate e forse anche fino all'inizio del quarto trimestre» ha commentato un operatore, aggiungendo che i prezzi di transazione dovrebbero raggiungere in breve tempo i valori attualmente richiesti da ArcelorMittal. «I produttori – ha aggiunto – sono in posizione di vantaggio dal momento che i clienti sono disposti a pagare qualsiasi prezzo pur di avere il materiale di cui hanno bisogno per lavorare».
Gli stessi compratori lamentano le difficoltà nel ricorrere all'import, a causa delle misure di salvaguardia e dei dazi antidumping in vigore, nonché del recente rialzo delle tariffe di nolo. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, le offerte dall'India per gli HRC si attestano a 900 $/t CFR Italia, con spedizione a luglio, mentre con destinazione Anversa sono a 905-910 $/t CFR. Gli ultimi scambi tra India e UE sono stati caratterizzati da prezzi di 885-890 $/t CFR, ma i volumi sono andati riducendosi nell'ultimo periodo dal momento che la quota di salvaguardia assegnata ai produttori indiani è vicina all'esaurimento. Le offerte dall'India si sono attestate sullo stesso livello. Nel frattempo, produttori egiziani hanno offerto HRC a 880-890 $/t FOB. Nel breve termine i prezzi dovrebbero restare alti a livello internazionale, tenuto conto della scarsa concorrenza cinese a fronte sia dei tagli produttivi a Tangshan sia del previsto taglio del rimborso della tariffa sulle esportazioni dal paese asiatico. In Europa l'offerta dovrebbe restare compressa a causa di alcuni interventi di manutenzione programmati. Secondo diverse fonti, tuttavia, si potrebbe assistere a una correzione dei prezzi entro la fine dell'anno, dal momento che la produzione potrebbe iniziare ad allinearsi alla richiesta. Inoltre, i volumi di importazione potrebbero tornare a crescere qualora la Commissione europea decidesse di non estendere le misure di salvaguardia oltre la scadenza del 30 giugno.
Stefano Gennari