In Gran Bretagna, l’industria siderurgica ha messo in guardia dall'imminente crisi provocata dall’aumento dei prezzi dell’energia, che potrebbe portare a fermate forzate da parte delle fabbriche, aumenti delle emissioni di carbonio e interruzioni nella catena di approvvigionamento.
La scarsità di gas naturale ha provocato un aumento dei prezzi dell’energia in Europa, con costi di produzione più ingenti sulle spalle degli impianti di fusione. L’associazione di categoria britannica UK Steel ha dichiarato che il caro energia porterà a profitti minori, aggiungendo che la domanda di elettricità e gas aumenterà in inverno con ulteriori rincari. Le chiusure degli stabilimenti avrebbero conseguenze negative in termini di offerta di acciaio e di occupazione. L’industria siderurgica britannica ha quindi chiesto al governo di fornire a un prezzo competitivo un determinato quantitativo di capacità energetica per tutelare l’economia del paese. Il segretario di stato per gli affari economici, l'energia e la strategia industriale, Kwasi Kwarteng, ha dichiarato che il governo è alla ricerca di una soluzione per sostenere le industrie colpite dagli aumenti del prezzo del gas.
Intanto, in Spagna, Sidenor ha deciso di fermare per venti giorni il suo stabilimento a Basauri a causa dei prezzi alle stelle per l’energia elettrica.