L’associazione britannica di categoria UK Steel ha affermato che la transizione verso la produzione di acciaio con forno elettrico ad arco non limiterà la capacità produttiva del paese rispetto alla qualità di acciaio né alla categoria di prodotto. I forni elettrici ad arco, infatti, permettono di realizzare una vasta gamma di prodotti siderurgici – ha affermato UK Steel – persino quelli che una volta potevano essere realizzati solo dagli altiforni integrati con un mix di materie prime.
Storicamente, la produzione britannica di acciaio con EAF è sempre stata difficoltosa a causa della qualità del rottame d’acciaio fornito, ma le acciaierie locali stanno affrontando queste sfide grazie agli avanzamenti tecnologici e ai nuovi mix di diverse quantità di ghisa o ferro a riduzione diretta da immettere nell’EAF per diluire i residui di rottame d’acciaio e aumentare significativamente il range di prodotti. Inoltre, il rigido controllo della fornitura di rottame e il miglioramento delle tecnologie nella fase di riciclo del materiale hanno dimostrato la capacità di evitare che le materie prime utilizzate negli EAF vengano contaminate da elementi indesiderati.
Nel frattempo Tata Steel UK, una controllata del produttore siderurgico indiano Tata Steel Limited, sta proseguendo il proprio progetto di decarbonizzazione dell’impianto di Port Talbot spegnendo gli altiforni, come riportato in precedenza da SteelOrbis. Gareth Stace, direttore generale di UK Steel, ha commentato: «L’annuncio dimostra le difficoltà di operare in un mercato dell’acciaio così complesso, con una domanda debole, prezzi in calo e costi in aumento. L’industria siderurgica britannica si trova a un punto di svolta cruciale. Ci serve un settore siderurgico nazionale che costruisca un’economia forte, resiliente e a basse emissioni, ma in meno di dieci anni gli ostacoli nel percorso di decarbonizzazione sono stati molti. Il prossimo periodo sarà determinante per il nostro futuro, e il governo deve continuare a sostenere il settore siderurgico del Regno Unito. È il momento di impegnarsi a fondo per garantire prezzi dell’elettricità più competitivi, introdurre una fornitura pubblica di acciaio e assicurare rimedi commerciali a supporto dell’industria britannica».