Nella sua dichiarazione d’autunno, Jeremy Hunt, Cancelliere dello Scacchiere del Regno Unito, ha dichiarato che il governo ha intrapreso ampie consultazioni sulle possibili misure per mitigare il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, compresa l’introduzione di un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, e che pubblicherà a breve la sua decisione. Tuttavia, non ha annunciato alcun meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), né un calendario per la sua attuazione entro il 2026.
Di recente, Hunt aveva dichiarato che il Regno Unito intendeva introdurre imposte sulle importazioni di beni ad alte emissioni di carbonio a partire dal 2026, come già riportato da SteelOrbis.
Secondo quanto riportato dai media, l’associazione britannica di categoria UK Steel ha criticato il cancelliere per aver perso l’occasione di confermare che il paese avrebbe implementato un CBAM. Ha espresso inoltre le proprie preoccupazioni in merito al rischio di una rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e di una minore competitività. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, il Regno Unito necessita di un proprio CBAM entro il 2026, quando entrerà in vigore anche quello dell’UE, per evitare il rischio che i prodotti ad alte emissioni di carbonio soggetti alle imposte dell’Unione vengano dirottati verso il mercato britannico.