I fondamentali del mercato siderurgico si sono indeboliti significativamente nella seconda metà del 2018. Ciononostante, la capacità produttiva globale potrebbe crescere tra il 2019 e il 2021. Lo scrive l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) nel suo ultimo report dal titolo "Steel Market Developments". Nonostante la crescita della produzione siderurgica sia ancora positiva nella maggior parte delle regioni, i prezzi dell'acciaio hanno iniziato a subire correzioni, facendo registrare un'inversione di trend. Tra i fattori negativi che stanno influenzato la siderurgia mondiale, l'OCSE menziona «l'indebolimento delle prospettive economiche globali, l'aumento delle frizioni commerciali, la ripresa degli investimenti in aumenti di capacità e la persistenza dell'overcapacity».
Parlando della domanda di acciaio, l'OCSE ha affermato che la crescita del consumo di acciaio si è arrestata nella maggior parte delle economie nel 2018 e che tra i fattori che rischiano di influenzare negativamente la domanda vi sono un aumento degli attriti commerciali e un indebolimento dell'economia globale. Questo porta a pensare che probabilmente persisteranno grandi squilibri strutturali.
L'OCSE ha inoltre fornito aggiornamenti in tema di capacità produttiva. Gli ultimi dati disponibili indicano che la capacità di produzione di acciaio a livello globale è diminuita marginalmente nel 2018.
Tuttavia, alcuni progetti di investimento sono stati semplicemente rimandati, altri proseguono in tutto il mondo, mentre altri ancora sono in fase di pianificazione. L'OCSE ritiene che, se tali progetti venissero realizzati, la capacità produttiva globale di acciaio potrebbe aumentare di circa il 4-5% tra il 2019 e il 2021 in assenza di chiusure. In presenza del problema dell'overcapacity, l'OCSE ritiene che i politici debbano continuare a monitorare da vicino gli investimenti e le chiusure che si verificano nel settore siderurgico.