Stando a quanto riportato sul sito web dell'azienda, da qui al 2014 il Gruppo Marcegaglia, nell'ottica di una continua espansione della propria presenza sul mercato siderurgico locale e globale, implementerà investimenti per un miliardo di €, di cui 550 milioni in Italia (potenziamento della capacità produttiva negli stabilimenti di Mantova, Cremona e Ravenna).
Per quel che concerne il business oltreconfine, Marcegaglia proprio oggi inaugura il nuovo stabilimento polacco di Kluczbork - che si aggiunge a quello di Praszka - dove si produrranno tubi saldati e verranno lavorati nastri e lamiere con una capacità di output che, a regime, raggiungerà 300.000 ton l'anno. Nel frattempo, l'azienda ha avviato la produzione presso il nuovo centro servizi per tubi e piani inox di Vladimir (180 km a est di Mosca) e presso l'impianto cinese per tubi ERW di precisione localizzato a Guangling (provincia di Jiangsu).
"La nostra capacità passerà - osserva Antonio Marcegaglia, amministratore delegato insieme alla sorella Emma del gruppo fondato e presieduto dal padre Steno - da 5 a 7,5 milioni di tonnellate nel 2012, e i ricavi da 2,52 a 5,5 miliardi". Gli investimenti sono stati decisi prima che arrivasse la recessione: oggi potranno manifestarsi problemi di sovraccapacità? "Credo di no. Potevamo congelarli o cancellarli, ma abbiamo deciso di andare avanti sia perché una parte degli investimenti sono stati effettuati in mercati in piena espansione, sia perché in Europa si sono creati nuovi spazi per prodotti a maggiore valore aggiunto. Anche perché una fetta della produzione europea prende la via dell'Asia", ha risposto Marcegaglia a margine del Danieli Innovaction Meeting di Udine.