Assemblea di Federacciai: nota di mercato e relazione annuale

giovedì, 30 maggio 2013 16:02:42 (GMT+3)   |   Brescia
       

Riportiamo di seguito la nota di mercato prodotta dall'assemblea annuale di Federacciai, svoltasi la scorsa settimana a porte chiuse.

Al termine dell'articolo viene offerto il link alla relazione annuale 2012 sull'industria siderurgica italiana, diviso in due parti: la prima dedicata a mercato, associazioni di comparto, tematiche generali, società ed enti collegati ed elenco delle aziende associate a Federacciai; la seconda costituita da un'appendice statistica.

Il quadro macro-economico

Nel primo trimestre del 2013, l’andamento dell’economia mondiale ha mostrato le seguenti indicazioni:

• espansione dei mercati emergenti, ma a ritmi meno brillanti. Questi mercati continuano a fornire il principale contributo alla crescita del PIL mondiale (oltre 80%).

• tenuta della ripresa USA, con una crescita rallentata ma continua. Il PIL è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dell’1,8% rispetto al primo trimestre 2012.

• l’Eurozona è rimasta in recessione, con una contrazione del PIL dello 0,2% sul trimestre precedente e dell’1% sul primo trimestre del 2012; mostrando effetti di contagio anche per le economie più forti:

   - la Germania è tornata in contrazione per la prima volta da novembre 2012, con una diminuzione del PIL dello 0,3% sul primo trimestre 2012.

   - la Francia è ufficialmente entrata in recessione, dopo quattro trimestri consecutivi di caduta del PIL e una flessione dello 0,4% sul primo trimestre del 2012. 

L’economia italiana nel periodo in esame ha registrato la settima flessione consecutiva del PIL, con un’attenuazione della velocità di caduta. Secondo le stime dell’ISTAT, il PIL è diminuito dello 0,5 sul trimestre precedente e del 2,3% sul primo trimestre del 2012.

Nel primo trimestre 2013, la produzione industriale è scesa del 6,1% sullo stesso periodo dell’anno precedente, la settima contrazione consecutiva (dal III trimestre del 2011). Con riferimento ai settori utilizzatori di acciaio, i dati mostrano una contrazione in tutti i comparti produttivi, con il settore degli automezzi che registra la flessione più marcata (-17% sul I trimestre 2012).

L’andamento mensile della produzione industriale ha evidenziato una lieve ripresa in alcuni comparti nel mese di gennaio e un generale deterioramento nei due mesi successivi. I settori che hanno registrato un miglioramento nel primo mese dell’anno sono stati: la carpenteria (2,1%), i serbatoi e le caldaie (3,8%), i motori elettrici (2,8%), gli autoveicoli (4%) e gli altri mezzi di trasporto (+5,4%). 

Il mercato siderurgico mondiale

La produzione mondiale di acciaio nel primo trimestre del 2013, pari a 388,6 M.t., è aumentata del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente . L’andamento mensile della produzione di acciaio mostra come questa per ciascuno dei primi tre mesi dell’anno sia stata la maggior degli ultimi cinque anni.

Il tasso di utilizzazione della capacità produttiva, dopo la lieve risalita nei primi due mesi dell’anno, a marzo è diminuito di 1,1 punti percentuali rispetto a febbraio, fermandosi a 79,4%, e di 2,1 punti percentuali rispetto a marzo 2012.

Il miglioramento della produzione mondiale è stato trainato dalla Cina, con un aumento del 9,2% rispetto al primo trimestre del 2012; mentre la produzione del resto del mondo è diminuita del 3,6%. In particolare, il differenziale tra le due produzioni si è ulteriormente assottigliato nei primi tre mesi dell’anno ed è stato complessivamente pari a 5,1 M.t. (Cina 191,7 M.t. e resto del mondo 196,8 M.t.).

L’analisi della produzione di acciaio per macro-area, esclusa l’Asia, evidenzia come la contrazione ha interessato tutte le principali macro-aree con riduzioni sostanzialmente allineate.

Nell’Unione Europea, la produzione di acciaio nel primo trimestre 2013 è stata pari a 41,5 M.t., in diminuzione del 5,3% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Considerando l’andamento mensile, l’ultima variazione positiva rispetto allo stesso mese dell’anno precedente risale a ottobre 2011.

La contrazione ha interessato tutti i principali produttori europei, ma in particolare l’Italia, con una produzione totale pari a 6,2 M.t. realizza la più marcata riduzione (17,2%) sia a livello europeo che mondiale, seguita dalla Polonia (2,0 M.t., -16,6%). Riduzioni molto meno marcate sono state registrate anche da Francia (4,0 M.t., -4,1%) e Spagna (3,6 M.t., -3,6%), mentre la Germania è rimasta sostanzialmente stabile (10,8 M.t., -0,3%). In netta controtendenza, si segnala il marcato aumento della produzione nel Regno Unito (2,7 M.t., +43,4%).

In riferimento alla quota di produzione di ciascun Paese rispetto al totale europeo, si rileva la contrazione della quota dell’Italia, che scende dal 17,0% nel primo trimestre 2012 al 14,8% nel primo trimestre 2013 con una flessione di ben 2 punti percentuali (p.p.), la maggiore tra i principali produttori.

Il mercato siderurgico in Italia

Il consumo apparente di prodotti siderurgici nel mese di gennaio, pari a 2,0 M.t., è aumentato del 3,7% rispetto a gennaio 2012. Il livello del consumo apparente è superiore del 14,5% e del 10,4% a quello del 2009 e del 2010 rispettivamente, e inferiore del 20,5% a quello registrato nel 2011.

A fronte di una lieve ripresa della domanda nazionale, si rileva una perdita di competitività delle imprese nazionali a favore dei competitor internazionali: nel mese di gennaio le consegne pari a 2,0 M.t. sono diminuite del 10,7%, mentre le importazioni hanno registrato un aumento del 27,9%, salendo a 1,2 M.t.. Per contro, le esportazioni, che hanno sostenuto l’attività delle imprese nazionali nel 2012, hanno registrato una flessione del 10,9%, fermandosi a 853,4 mila t.. (dettaglio a pagina successiva)

In riferimento alle categorie di prodotti, il consumo apparente di laminati lunghi è aumentato del 2,4%, mentre quello dei laminati piani del 5,6%.

Tra i prodotti lunghi si registra un forte incremento del consumo di vergella (23%) e di palancole (108,1%), aumenti di minore entità hanno interessato anche travi e materiale d’armamento (5,7%). E’ invece diminuito il consumo di tondo per cemento armato (31,7%) e di laminati mercantili (1,1%).

Fra i prodotti laminati piani si segnala il notevole incremento del consumo apparente di coils (46,3%) e di lamiere a rivestimento sintetico (44,7%), e la marcata contrazione del consumo di lamiere a caldo e larghi piatti (79,9%) e di lamiere zincate (11,3%).

Dettaglio importazioni-esportazioni

L’aumento delle importazioni è stato trainato da quelle dai Paesi Extra-UE (619,4 mila t., +46,5%) e in misura inferiore dei Paesi UE (607,4 mila t., +13,2%). Tra i Paesi Extra UE si segnala l’incremento delle importazioni dalla Russia (92,9 mila t., +88,9%), Corea del Sud (83,7 mila t., +114%), Cina (71,4 mila t., +16,3%), Turchia (67,2 mila t., +279,6%) e India (21,2, +176,2%), mentre tra quelli UE l’aumento da Germania (132,8 mila t., +1,2%), Austria (84,0 mila t., +31,7%), Paesi Bassi (61,2 mila t., +400,4%) e Belgio (47,6 mila t., +91,4%).

Per contro, la riduzione delle esportazioni ha interessato in misura maggiore quelle dirette ai Paesi Extra-UE (225,7 mila t., -18,3%) e in misura inferiore quelle verso i Paesi UE (627,7 mila t., -7,9%). Tra i Paesi Extra UE si segnala la contrazione delle esportazioni verso Algeria (69,4 mila t., -12,4%), Turchia (22,5 mila t., -45%) e USA (17,8 mila t., -60,6%), mentre tra i Paesi UE la flessione delle esportazioni dirette in Francia (109,8 mila t., -14,6%) e Spagna (59,6 mila t., -10,9%). In controtendenza si segnala l’aumento delle esportazioni in Messico (25,9 mila t., +54,6%), Svizzera (37,9 mila t., +20%) e Grecia (19,0 mila t., +105,6%).

La produzione di acciaio in Italia nei primi quattro mesi dell’anno è stata pari a 8,3 M.t., in flessione del 15,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente. L’analisi delle variazioni mensili indica un’attenuazione del ritmo di caduta nell’ultimo mese: gennaio (-18,1%), febbraio (-15,0%), marzo (-18,5%) e aprile (-11,6%).

Il ciclo della produzione conferma lo stato di debolezza, tornando nel mese di aprile sui livelli del dicembre 2009.

La caduta della produzione di acciaio riflette principalmente il crollo della produzione dei laminati piani. A fronte di una contrazione del 17,2% della produzione totale rispetto al primo trimestre del 2012, la produzione dei laminati piani (2,9 M.t.) è peggiorata del 31,7%, mentre quella dei laminati lunghi (2,9 M.t.) è diminuita del 8,9%.

L’andamento della produzione mensile di laminati piani evidenzia come questa sia stata per ogni mese la più bassa degli ultimi quattro anni, mentre quella dei laminati lunghi, che ad inizio anno si manteneva su livelli simili a quella dei tre anni precedenti, ha registrato un graduale deterioramento.

I prezzi medi base di mercato dei prodotti siderurgici continuano a mostrare grande debolezza sia a livello nazionale che europeo, confermando il processo di deflazione in atto. Secondo le rilevazioni del MEPS, i prezzi medi base sul mercato italiano, nel primo trimestre del 2013, sono diminuiti in media dell’8,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con riduzioni più marcate per i prodotti lunghi (13,2%) e minori per quelli piani (5,8%). Andamenti analoghi sono stati registrati anche sul mercato tedesco, dove i prezzi medi base sono diminuiti dell’8,0%, anche in questo caso con riduzioni più accentuate per i prodotti lunghi (10,7%) e inferiori per quelli piani (6,3%).

Le prime indicazioni delle rilevazioni dei mesi di aprile e maggio segnalano un maggior indebolimento. In tale periodo, i prezzi medi base sul mercato italiano sono diminuiti in media del 12,9% rispetto alle quotazioni medie di aprile e maggio del 2012, con riduzioni più marcate per i prodotti lunghi (15,4%) e minori per quelli piani (11,5%). Simile andamento anche per i prezzi medi base del mercato tedesco, che registrano in media una contrazione del 13,5%, con i lunghi in caduta del 16,5% e i piani in riduzione dell’11,7%.

L’analisi per prodotto evidenzia come la contrazione dei prezzi medi base dei prodotti lunghi sia ascrivibile principalmente al crollo dei prezzi delle barre mercantili, con flessioni superiori al 32% nei periodi in esame, e al deterioramento dei prezzi del tondo per cemento armato, con contrazioni del 16,5% nel primo trimestre del 2013 e del 19,7% nei mesi di aprile e maggio. Per la vergella e le travi, la caduta dei prezzi è stata più modesta, con flessioni del 4,2% e dell’11,4% nel primo trimestre e dell’8,9% e del 12,7% nei due mesi successivi rispettivamente.

I prezzi dei prodotti piani mostrano invece contrazioni simili che oscillano tra il 3-4% rispetto al primo trimestre del 2012, ad eccezione del prezzo delle lamiere che scende del 13,6%. Anche in questo caso si rileva un peggioramento dei prezzi nei due mesi successivi di circa 5 punti percentuali, eccetto per le lamiere zincate il cui prezzo scende di 8 punti percentuali.

Il fatturato dell’industria siderurgica, secondo le rilevazioni ISTAT, nel primo trimestre dell’anno è diminuito del 25,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quello del settore dei tubi di acciaio del 3,4% e quello della prima trasformazione dell’11,1%.

Importazioni da Paesi Terzi

Di seguito si riportano i dati delle importazioni dai Paesi Terzi aggiornate con il dato SURV2 di Marzo 2013 trasmesso dal MiSE. (Si ricorda che il nuovo sistema, SURV2, si basa  sulle effettive importazioni, anticipando il dato di COMEXT. I dati del nuovo sistema sono inviati dopo 15 giorni dalla chiusura del mese dalla DG TAXUD agli Stati Membri.)

Nel mese di marzo, le importazioni di prodotti siderurgici, esclusi tubi e semiprodotti, sono state pari a circa 467 mila tonnellate, in aumento del 46% rispetto al mese di febbraio.

Complessivamente, nel 1° trimestre del 2013, sono state importate 1,2 M.t., con l’Asia che si conferma il nostro principale competitor, seguono a pari quota CIS e Europa.

Il confronto delle importazioni di marzo rispetto a febbraio evidenzia un notevole incremento di quelle dai Paesi CIS, che con una quota del 34% sul totale mensile hanno superato i livelli importati dall’Asia, fermi a quota 31%. Tale aumento è ascrivibile all’incremento delle importazioni dalla Russia, passate da 43,9 mila t. a 128,5 mila t., e dall’Ucraina, salite da 17,6 mila t. a 31,7 mila t.

In riferimento alle importazioni dagli “Altri Paesi Europei”, si rileva l’aumento delle importazioni dalla Turchia, da 71,2 mila t. a 105 mila t., in miglioramento del 48%.

Si segnala inoltre l’aumento delle importazioni dalla Corea del Sud (da 16,5 mila t. a 45,6 mila t.) e dall’Egitto (da 5,2 mila t. a 28,1 mila t.).

Rispetto alla tipologia di prodotto, gli acciai legati non inox hanno registrato il maggior incremento mensile (64%), sostanzialmente riferibile al considerevole aumento delle lamiere da treno, passate da 103 t. a 9,6 mila t.

Le importazioni di prodotti piani sono raddoppiate, da 286,8 mila t. a 432,2 mila t., trainate dall’aumento di quelle di coils, da 139,8 mila t. a 248,3 mila t.

Incrementi di minor entità sono stati rilevati per i prodotti lunghi, complessivamente pari a 35,1 mila t., in aumento del 7,3%. In particolare, le importazioni di vergella in acciaio non legato, pari a 21 mila t., sono cresciute del 27%.

Le importazioni di tubi senza saldatura sono aumentate del 19%, mentre quelle di tubi saldati sono diminuite di oltre il 10%. 

 Report annuale 2012

 Appendice statistica


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