Il Gruppo Marcegaglia ha recentemente annunciato il fatturato relativo all'esercizio 2010. Il dato più positivo è la netta ripresa del fatturato, alla quale, però, non è corrisposto un commisurato incremento dell'utile netto.
Il fatturato dell'azienda lo scorso anno ha raggiunto 3,84 miliardi di €, con una crescita del 49% rispetto al 2009. L'EBITDA (margine operativo lordo) è salito a 252 milioni di € (+44%), ed anche l'EBIT (risultato ante oneri finanziari) è cresciuto del 3,37%, passando da 79,9 a 82,6 milioni di $. Secondo tutti gli indicatori di redditività, dunque, tutto lasciava presagire che anche l'utile netto sarebbe cresciuto in maniera consistente: invece il risultato netto ha registrato un calo del 67%, assestandosi a quota 5,4 milioni di €.
Il risultato si spiega con la crescita delle svalutazioni di partecipazioni (+2,5 milioni di €), che hanno portato la perdita di valore delle attività finanziarie a 18,7 milioni di €, e con l'impennata degli oneri straordinari, che dai 107.000 € del 2009 lo scorso anno hanno sfiorato 19 milioni di €. Al contrario, i proventi straordinari sono scesi da 24,5 a 5,4 milioni di €. Secondo quanto comunicato dal Gruppo Marcegaglia agli organi di stampa, la performance finanziaria sarebbe stata solo in parte soddisfacente a causa di una diversa contabilizzazione delle scorte (sia di prodotti finiti che feedstock). Inoltre, l'azienda ha dovuto versare un risarcimento di 2,4 milioni di € per la rottura di un oleodotto vicino allo stabilimento di Ravenna. Infine, tra le controllate, quella statunitense Marcegaglia USA ha generato oneri straordinari per 2,8 milioni di € necessari all'allineamento ai principi contabili italiani delle quote di ammortamento.