Ilva: concluso il primo giro di consultazioni, ieri l'incontro Mittal-Di Maio

mercoledì, 20 giugno 2018 10:02:08 (GMT+3)   |   Brescia
       

Il vice premier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha concluso ieri pomeriggio la prima serie di incontri sulla vertenza Ilva. Ieri vi è stato l'incontro con la proprietà di ArcelorMittal, che in base agli accordi stipulati col precedente governo potrà entrare in possesso dello stabilimento il 1° giugno, anche in mancanza di un'intesa con i sindacati (che puntano all'assorbimento di tutti i 14.000 lavoratori). 

"È stato un buon incontro", ha commentato Lakshmi Mittal, CEO di ArcelorMittal, all'uscita dal Ministero dello Sviluppo Economico, aggiungendo che l'intenzione del gruppo è quella di fare il meglio per l'Ilva e per la comunità locale. 
Di Maio ha spiegato che sull'acciaieria "procede un approfondimento sul piano industriale, aziendale e ambientale. Siamo consapevoli che ci sono delle scadenze, ma mi si chiede di risolvere in 15 giorni una questione rinviata per sei anni: non abbiamo i superpoteri, però ce la metteremo tutta".

In una nota successiva, ArcelorMittal ha ribadito l'impegno del gruppo "per il rilancio di Ilva da un punto di vista industriale, ambientale e sociale, con particolare attenzione nei confronti della comunità nazionale e di quelle locali nelle quali operano gli stabilimenti, con ciò sottolineando lo spirito di responsabilità che anima l'azienda nell'assumere la gestione e la proprietà di Ilva. ArcelorMittal è pronta a chiudere l'operazione entro il periodo concordato ed essere operativa dal primo luglio 2018".

ArcelorMittal, che si è impegnato in un investimento complessivo di 4,2 miliardi di euro, ha riaffermato il suo "auspicio di iniziare il prima possibile l'attuazione di questi piani ambientali e industriali per Ilva, in modo da agevolare in tempi rapidi il rilancio di quest'ultima e in maniera da offrire soluzioni tangibili alle legittime aspettative e preoccupazioni dei lavoratori e dei cittadini di Taranto, Genova, Novi e degli altri siti produttivi. I piani industriali e ambientali per Ilva hanno le loro radici nelle pluriennali esperienze di ArcelorMittal e traggono spunto dalle più moderne e innovative tecnologie di processo e dalle più d'impatto e avanzate procedure ambientali".

Sempre ieri, Luigi Di Maio ha incontrato il Codacons, che ha consegnato al ministro un documento contenente una serie di richieste: annullare gli atti del precedente governo e bandire una nuova gara per l'acquisizione del complesso aziendale Ilva, in cui la gassificazione degli impianti sia una pre-condizione per l'ammissibilità delle offerte e che attribuisca al piano ambientale presentato dai partecipanti il range di punteggio più alto per la valutazione globale dell'offerta. È stato proposto poi di accelerare i tempi per la bonifica di Taranto procedendo ad una delocalizzazione su base volontaria dal quartiere Tamburi in attesa che gli interventi ambientali vengano effettuati e conclusi. Il Codacons infine ha chiesto uno studio epidemiologico sui giovani di Taranto per avere una visione globale della situazione sanitaria specie per le fasce di età più giovani.
Il ministro Di Maio - si legge in una nota del Codacons -  è stato determinato e propositivo e prima di assumere qualsiasi decisione sull'Ilva e su eventuali chiusure dell'azienda ha affermato di voler capire bene come stanno le cose. 
Per ora, dunque, gli ambientalisti non hanno ricevuto risposte certe dal ministro, ma solo una rassicurazione: "I cittadini di Taranto hanno diritto a respirare e io voglio garantirlo". Il vice premier si è anche scusato con i tarantini per non essere riuscito - a causa dei tempi stretti - a raggiungerli direttamente in città, ma ha garantito loro: "Resteremo in contatto, perché nei prossimi giorni-settimane saranno prese decisioni importanti, di cui farete parte". 

Al termine del confronto i rappresentanti del Codacons hanno incontrato per alcuni minuti i delegati di ArcelorMittal. Questi ultimi hanno chiesto all'associazione di metterli a conoscenza delle situazioni in essere a Taranto e delle criticità patite dai residenti, e hanno promesso che provvederanno con la massima fretta ad eseguire la copertura dei parchi minerari. 


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