Rispetto a marzo di quest’anno, ad aprile la produzione industriale destagionalizzata è aumentata dell’1,0% nell’eurozona e dello 0,7% nell’UE-27.
A marzo la produzione industriale era diminuita su base mensile del 4,1% nell’eurozona e del 3,6% nell’UE-27. Rispetto a marzo 2022, ad aprile di quest’anno la produzione industriale è aumentata dello 0,2% nell’eurozona e dello 0,1% nell’UE-27. I dati sono stati diffusi da Eurostat, l’Ufficio statistico dell'Unione Europea.
Rispetto a marzo di quest’anno, ad aprile la produzione di beni durevoli è diminuita del 2,6% nell’eurozona e del 2,2% nell’UE-27, mentre quella di beni strumentali è cresciuta del 14,7% nell’eurozona e del 12,1% nell’UE-27. Entrambe le variazioni sono espresse su base mensile. Nel mese in esame, la produzione di beni non durevoli è aumentata su base mensile del 3,0% nell’eurozona e del 2,2% nell’UE-27. Ad aprile la produzione di beni intermedi è diminuita dell’1,0% sia nell’eurozona che nell’UE-27, mentre quella di energia è aumentata dell’1,0% nell’eurozona e dello 0,3% nell’UE-27, sempre su base mensile.
Nello stesso mese, i maggiori aumenti su base mensile tra gli Stati membri sono stati registrati in Irlanda (21,5%), Lituania (2,8%) e Svezia (1,4%).
Rispetto allo stesso mese del 2022, ad aprile di quest’anno la produzione di beni strumentali è aumentata dell’8,3% nell’eurozona e dell’8,8% nell’UE-27. Nello stesso mese, la produzione di beni non durevoli è diminuita del 4,6% nell’eurozona e del 6,1% nell’UE-27, mentre quella di beni intermedi è scesa del 6,2% nell’eurozona e del 6,6% nell’UE-27. Tutte le variazioni sono espresse su base annua. Nello stesso mese, la produzione di beni non durevoli è aumentata dello 0,6% nell’eurozona e dell’1,8% nell’UE-27, mentre quella dell’energia è scesa del 7,4% nell’eurozona e dell’8,3 nell’UE-27. Anche in questo caso le variazioni sono espresse su base annua.
Ad aprile i maggiori aumenti su base annua sono stati registrati in Irlanda (22,5%), Malta (14,3%) e Danimarca (12,2%), mentre i maggiori cali sono stati registrati in Estonia (-15,1%), Paesi Bassi (-12,8%) e Bulgaria (-12,5%).