Rispetto a novembre dello scorso anno, a dicembre la produzione industriale destagionalizzata è diminuita del 2,6% sia nell’eurozona che nell’UE-27.
A novembre la produzione industriale era aumentata su base mensile dello 0,4% nell’eurozona e dello 0,5% nell’UE-27. A dicembre, invece, è aumentata dell’1,2% in entrambe le aree rispetto allo stesso mese del 2022. I dati sono stati diffusi da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea.
Rispetto a novembre dello scorso anno, a dicembre la produzione di beni durevoli è aumentata dello 0,5% nell’eurozona e dello 0,4% nell’UE-27, mentre quella di beni strumentali è cresciuta del 20,5% nell’eurozona e del 18,0% nell’UE-27. Entrambe le variazioni sono espresse su base mensile. Nel mese in esame, la produzione di beni non durevoli è aumentata su base mensile dello 0,2% nell’eurozona e dello 0,6% nell’UE-27. A dicembre la produzione di beni intermedi è scesa dell’1,2% nell’eurozona e dello 0,7% nell’UE-27, mentre quella di energia è aumentata dello 0,3% nell’eurozona e dello 0,4% nell’UE-27, sempre su base mensile.
Tra gli stati membri, i maggiori aumenti su base mensile sono stati registrati in Irlanda (23,5%), Paesi Bassi (6,6%) e Danimarca (5,6%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Slovenia (-7,4%%), Croazia (-4,3%) e Finlandia (-2,7%).
Rispetto allo stesso mese del 2022, a dicembre dello scorso anno la produzione di beni strumentali è aumentata del 9,4% nell’eurozona e dell’8,6% nell’UE-27. Nello stesso mese, la produzione di beni non durevoli è diminuita del 5,4% nell’eurozona e del 6,4% nell’UE-27, mentre quella dei beni intermedi è scesa del 3,6% nell’eurozona e del 4,0% nell’UE-27. Tutte le variazioni sono espresse su base annua. Nello stesso mese, la produzione di beni non durevoli è scesa del 3,7% nell’eurozona e dell’1,7% nell’UE-27, mentre quella dell’energia è scesa dell’1,7% nell’eurozona e dell’1,3% nell’UE-27. Anche in questo caso le variazioni sono espresse su base annua.
A dicembre i maggiori aumenti su base annua sono stati registrati in Irlanda (44,7%), Danimarca (6,7%) e Malta (5,0%), mentre i maggiori cali sono stati registrati in Slovenia (-10,4%), Ungheria (-8,7%) e Bulgaria (-6,9%).