Eurozona: prezzi alla produzione industriale in calo a dicembre

martedì, 06 febbraio 2024 12:21:55 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Secondo un rapporto pubblicato da Eurostat, l'Ufficio Statistico delle Comunità Europee, lo scorso dicembre i prezzi alla produzione industriale sono scesi dello 0,8% nell'Eurozona e dello 0,9% negli Stati membri dell'Unione Europea (UE), su base mensile. Su base annua, nello stesso mese, i prezzi alla produzione industriale sono diminuiti del 10,6% nell'Eurozona e del 10% nell'UE.

A dicembre, rispetto a novembre, i prezzi del settore energetico sono calati del 2,3% nell'Eurozona e del 2,4% nell'UE. I prezzi dei beni strumentali sono rimasti stabili in entrambe le aree, mentre i prezzi dei beni durevoli sono rimasti invariati nell'Eurozona e sono scesi dello 0,1% nell'UE. Nello stesso mese, i prezzi dei beni non durevoli sono aumentati dello 0,1% in entrambe le aree, mentre i prezzi dei beni intermedi sono diminuiti dello 0,3% nell'Eurozona e dello 0,4% nell'UE, sempre su base mensile.

Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori aumenti su base mensile dei prezzi alla produzione industriale sono stati registrati in Grecia (+1,0%), Belgio (+0,5%) e Cipro e Lussemburgo (entrambi +0,3%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Irlanda (-12,0%), Paesi Bassi (-1,8%) ed Estonia (-1,4%).

Nel mese in esame, rispetto a dicembre 2022, i prezzi del settore energetico sono diminuiti del 27,5% nell'Eurozona e del 25,6% nell'UE. I prezzi dei beni intermedi sono scesi del 4,9% nell'Eurozona e del 5% nell'UE, mentre i prezzi dei beni durevoli sono aumentati del 3% nell'Eurozona e del 2,4% nell'UE, sempre su base annua. Nello stesso mese, i prezzi dei beni non durevoli sono cresciuti del 3,2% nell'Eurozona e del 3% nell'UE, su base annua. I prezzi dei beni strumentali sono saliti del 2,8% in entrambe le aree, su base annua.

Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori aumenti su base annua sono stati registrati in Lussemburgo (+20,2%), Slovacchia (+13,3%) e Slovenia (+2,0%), mentre Irlanda (-43,5%), Italia (-20,5%) e Bulgaria (-19,8%) hanno registrato i maggiori cali.


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